22 maggio 2024 – 10:35
Baris Boyun, il presunto capo della mafia turca, è stato oggetto di un atto intimidatorio a Crotone lo scorso 18 marzo. Non identificate persone hanno aperto il fuoco contro la porta della casa dove Boyun si trovava agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Questa misura restrittiva era stata applicata a seguito dell’accusa di detenzione di un’arma clandestina mossa dalla Squadra Mobile di Milano. Boyun era arrivato a Crotone nell’ottobre del 2022, per poi tornarvi il 2 febbraio scorso per scontare gli arresti domiciliari presso la residenza della compagna.Durante una notte, individui sconosciuti sono entrati nel condominio dove risiedeva Boyun e hanno sparato quattro colpi contro il portone dell’appartamento, senza però recare danno al boss turco o alla sua compagna che fortunatamente erano a letto in quel momento.Le indagini condotte dalla Polizia hanno rivelato che nonostante fosse agli arresti domiciliari, Boyun avrebbe ricevuto numerose visite a Crotone e avrebbe continuato a gestire la sua rete criminale che si estendeva in tutta Europa. Il giorno successivo all’intimidazione, le forze dell’ordine hanno trasferito Boyun in un’altra località per garantirne la sicurezza.Questo episodio ha evidenziato la pericolosità delle attività criminali condotte da Boyun e ha messo in luce la complessità e l’estensione delle sue operazioni illegali sul territorio europeo. La Polizia sta continuando le indagini per smantellare completamente questa organizzazione criminale e assicurare giustizia per i cittadini minacciati dalla presenza di individui come Baris Boyun.