L’aumento dei prezzi dei carburanti continua a pesare sulle tasche degli automobilisti italiani, con la benzina che raggiunge una media di 1,823 euro al litro e il gasolio che si attesta a 1,726 euro al litro. Il Codacons ha evidenziato un incremento del 3,8% per la benzina e del 4,2% per il gasolio rispetto alla settimana precedente, traducendosi in un aumento di circa 3,4 euro per un pieno di benzina e 3,5 euro per un pieno di gasolio. Considerando due rifornimenti al mese, l’impennata dei costi si traduce in un aggravio annuo di +81 euro per i conducenti di vetture a benzina e +84 euro per coloro che utilizzano veicoli diesel.Oltre a questi costi diretti, bisogna considerare anche gli impatti indiretti legati all’incremento dei prezzi dei beni trasportati, influenzati dai rincari dei carburanti sulla rete distributiva. Questa situazione comporta ulteriori spese per le famiglie italiane. Il Codacons ha sottolineato la necessità di un intervento da parte del governo per frenare questa escalation dei prezzi alla pompa. È importante ricordare che se da un lato l’aumento dei costi della benzina e del gasolio danneggia le famiglie e le imprese, dall’altro genera entrate aggiuntive per lo Stato grazie alle tasse applicate sui carburanti nel nostro Paese.
Aumento costi carburanti: appello al governo per frenare l’escalation
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