27 maggio 2024 – 18:09
La concentrazione media annuale di nichel nelle polveri sottili pm10 registrata dalla stazione industriale di Arpa in via Primo Maggio ad Aosta ha subito un significativo aumento del 25,2% rispetto all’anno precedente. Questo incremento ha portato i valori da 14,7 nanogrammi per metro cubo nel 2022 a 18,4 nel 2023, pur rimanendo al di sotto del valore obiettivo fissato a 20. Si tratta della concentrazione più elevata almeno dal 2018, come evidenziato nella serie storica pubblicata da Arpa nel rapporto sulla qualità dell’aria in Valle d’Aosta nel corso del 2023.L’analisi ha rivelato che anche la stazione di fondo urbano di via Liconi ha registrato un aumento della concentrazione di nichel (da 3 a 5,4), mentre si è verificato un calo presso la stazione di piazza Plouves (da 9,3 a 7,8). È importante sottolineare che il nichel funge da indicatore delle emissioni dello stabilimento Cas, specializzato nella produzione di acciai inossidabili ad alto contenuto di nichel e cromo. Nel contesto della pandemia da Covid-19, nel 2020 si era registrato un valore inferiore dovuto alla ridotta produzione dello stabilimento Cas a causa delle restrizioni legate alla situazione sanitaria.Per quanto riguarda arsenico, cadmio e piombo, i valori degli ultimi dieci anni sono rimasti costantemente bassi senza variazioni significative. Il report completo diffuso recentemente conferma quanto già emerso nei mesi precedenti: la qualità dell’aria complessivamente buona nel corso del 2023 in Valle d’Aosta. Tuttavia, l’ozono rimane l’inquinante critico per la regione poicheeacute; le concentrazioni rilevate e il numero di superamenti delle soglie non rispettano gli obiettivi stabiliti dalla normativa vigente.
