La Commissione europea ha intrapreso azioni legali contro l’Italia e altri sette Paesi dell’Unione Europea per non aver implementato le normative comunitarie volte ad accelerare le autorizzazioni per i progetti ecologici, attraverso la modifica della direttiva sulle energie rinnovabili.Il termine ultimo per l’attuazione era il primo luglio. A settembre, la Commissione ha inviato lettere di diffida a 26 Stati membri che non avevano recepito completamente la direttiva, avviando così il procedimento di infrazione. Dopo aver valutato come insoddisfacenti le risposte ricevute, Bruxelles ha deciso di emettere pareri motivati nei confronti dell’Italia e degli altri sette Paesi (Bulgaria, Spagna, Francia, Cipro, Paesi Bassi, Slovacchia e Svezia) per non aver notificato adeguatamente le misure di recepimento.Le capitali coinvolte, compresa Roma, dispongono ora di due mesi per rispondere e adottare le azioni necessarie; in caso contrario, la Commissione potrebbe decidere di deferire i casi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Azioni legali contro l’Italia e altri sette Paesi UE per normative ecologiche non implementate.
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