La Commissione europea ha deciso di intraprendere un’azione legale contro l’Italia per aver infranto le regole dell’Unione Europea in merito alla libera circolazione delle merci, imponendo l’obbligo di apporre un’etichetta specifica sui prodotti soggetti alla shrinkflation. Questa pratica, adottata dalle imprese al fine di ridurre la quantità di un prodotto mantenendo invariato il prezzo al fine di mascherare l’aumento dei costi derivante dall’inflazione, è stata oggetto di attenzione da parte dell’autorità europea. La procedura d’infrazione avviata dalla Commissione rappresenta un importante passo nel garantire il rispetto delle normative comunitarie e nell’assicurare la trasparenza e la correttezza nel commercio tra gli Stati membri. L’Italia si trova ora di fronte a una sfida importante nel difendere le proprie politiche nazionali mentre si confronta con le regole e i principi dell’Unione Europea. La discussione su come affrontare la shrinkflation e assicurare una concorrenza leale e trasparente sul mercato interno resta aperta, richiedendo un dialogo costruttivo e una cooperazione tra le autorità nazionali e quelle europee per trovare soluzioni equilibrate ed efficaci.
Azioni legali dell’UE contro l’Italia per shrinkflation: sfida alla trasparenza nel commercio interno
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