14 maggio 2024 – 00:40
Attratta da una varietà di complimenti che gli adulti le rivolgevano quando veniva presentata e sedotta, dalle ingenti somme di denaro che le sue amiche intascavano quotidianamente per acquistare vestiti o trascorrere le serate nei locali più alla moda, Cristina – il cui vero nome è diverso – ha iniziato a lavorare per la “Squadra”, le “Squad girls”, un gruppo composto da quattro donne maggiorenni coinvolte in un’indagine su un giro di prostituzione minorile scoppiato a Bari e provincia. La Squadra Mobile ha eseguito ieri mattina presto un provvedimento cautelare contro dieci persone deciso dalla Procura. Si tratta del mondo delle baby squillo pugliesi, dove, come racconta Cristina durante un’audizione protetta, “si lavora insieme: se si guadagnano mille euro bisogna darne 500 a loro”. Le indagini sono partite grazie alla denuncia della madre di una ragazza appena sedicenne, rivelando l’esistenza di vari gruppi coinvolti nello sfruttamento della prostituzione con membri intercambiabili e spesso antagonisti tra loro.”Cristina inizia il suo racconto dichiarando che tutto è cominciato dopo l’estate del 2021″, nel mese di ottobre dell’anno successivo. Descrive come è entrata a far parte di quel giro: “Arrivarono dei clienti in viale della Repubblica e le donne della Squadra mi coinvolsero nell’atto, facendomi spogliare, lasciandomi in biancheria intima e dandomi alla fine 100 euro”.
