La piccola di sei anni, ricoverata presso l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze a seguito di un’intossicazione da monossido di carbonio avvenuta nella villetta di San Felice a Ema, dove purtroppo hanno perso la vita i genitori e il fratellino undicenne del padre, è finalmente uscita dalla fase critica dell’avvelenamento ed è ora fuori pericolo dal punto di vista della rianimazione. Questa notizia positiva è stata comunicata ai media dal dottor Zaccaria Ricci, responsabile del reparto di anestesia e rianimazione presso il Meyer. Nonostante ciò, il medico sottolinea la necessità di procedere con cautela in quanto sarà fondamentale valutare l’impatto neurologico che l’evento ha avuto sulla bambina. Tuttavia, secondo Ricci, si può già parlare di un autentico miracolo considerando la gravità dell’accaduto.Il dottore ha dichiarato che la bambina è in grado di respirare autonomamente e le sue funzioni vitali sono stabili al punto da permetterle di respirare senza alcun supporto esterno. Ogni tanto manifesta momenti di lucidità, interagendo soprattutto con le persone che le sono familiari, anche se talvolta sembra non riconoscerle. Per questo motivo, è ancora necessario somministrarle sedativi per mantenerla tranquilla in determinate fasi. È proprio per questo motivo che al momento non si può prevedere con certezza quando avverrà il completo recupero neurologico della piccola.Il medico ha evidenziato come sia particolarmente significativo osservare la reazione della bambina in presenza delle persone che le sono familiari: in quei momenti sembra entrare in contatto con loro e riesce persino a pronunciare qualche parola. I parenti più stretti sono costantemente presenti accanto a lei, insieme ad amici e persone che frequentavano abitualmente la casa della famiglia colpita dalla tragedia e che sicuramente lei riconosce. La loro presenza e sostegno rappresentano un grande aiuto per tutto il personale medico che si sta prendendo cura della bimba durante questo difficile percorso verso la guarigione completa.
Bambina sopravvissuta all’intossicazione da monossido di carbonio: inizia il cammino verso la guarigione
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