30 ottobre 2024 – 23:45
Il bambino autistico di Pianezza, a Torino, si trova in una situazione critica a causa della ridotta assistenza scolastica ricevuta. Dalle elementari alle medie, il suo supporto è stato drasticamente ridotto, portandolo a perdere importanti abilità cognitive acquisite con fatica. L’insegnante di sostegno si impegna ora nel recupero di queste competenze fondamentali, come contare, scrivere, leggere e colorare. La famiglia del ragazzo ha intrapreso azioni legali contro il consorzio Cissa, responsabile dei servizi socioassistenziali nella zona nordovest di Torino, per garantire il diritto costituzionalmente protetto all’istruzione e all’integrazione sociale del figlio.Il Glo Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione ha evidenziato la necessità di 16 ore settimanali di assistenza per il ragazzo autistico, ma solo dopo l’intervento giudiziale è stata aumentata a 14 ore e mezza la quantità di supporto fornito. Il giudice ha sottolineato l’importanza di porre fine alla discriminazione nei confronti dell’adolescente e ripristinare i suoi diritti fondamentali. Il consorzio Cissa è stato obbligato a corrispondere una penale giornaliera in caso di mancato rispetto delle disposizioni.La battaglia legale continua per garantire che il bambino riceva l’assistenza adeguata per favorire la sua crescita e integrazione sociale. È fondamentale assicurare che tutti gli studenti, inclusi quelli con disabilità, abbiano accesso a un’istruzione equa e inclusiva. La vicenda del giovane autistico mette in luce le sfide ancora presenti nel sistema educativo italiano e la necessità di continuare a combattere per garantire i diritti degli individui più vulnerabili della società.
