16 gennaio 2024 – 07:01
Un’organizzazione criminale, attiva nel periodo compreso tra aprile 2019 e dicembre 2021, è stata smantellata dalle forze dell’ordine nella provincia di Catania. Questa banda è stata accusata di aver perpetrato dodici furti in abitazioni, riuscendo a sottrarre un bottino totale stimato di 120.000 euro. L’intervento delle forze dell’Arma dei Carabinieri, supportate da unità specializzate, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari nei confronti di nove indagati, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio.Il provvedimento restrittivo prevede la detenzione in carcere per cinque persone, gli arresti domiciliari per uno degli indagati, l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un altro e due obblighi che impongono ai sospettati di rimanere nelle proprie abitazioni durante le ore notturne. Durante l’operazione denominata “Gioiello”, sono emerse anche informazioni riguardo ai canali utilizzati per riciclare i vari “bottini”. In particolare, si è scoperto che due fratelli proprietari di una gioielleria a Catania erano complici della banda e contribuivano a “ripulire” gli oggetti rubati dalle pietre preziose o altri inserti non desiderabili al fine di rendere più difficile il riconoscimento da parte delle vittime.I dodici furti contestati sono stati commessi principalmente a San Giovanni La Punta (cinque volte), Gravina di Catania (una volta) e, due volte ciascuno, nei comuni di Catania, Tremestieri Etneo e Sant’Agata Li Battiati. Le indagini hanno permesso di far luce su questa pericolosa attività criminale e di porre fine alle azioni della banda, garantendo così una maggiore sicurezza per la comunità locale.
