06 febbraio 2024 – 23:45
La proposta di riqualificazione dello storico stadio di San Siro viene giudicata da Barbara Berlusconi come “un ulteriore modo per non fare nulla”. Dieci anni fa, quando era amministratore delegato del Milan, aveva tentato la strada di un nuovo impianto di proprietà, ma ora solleva dubbi sulla fattibilità della ristrutturazione dell’impianto esistente. Secondo lei, il progetto risulta generico e poco credibile. Dai loro studi approfonditi, infatti, avevano constatato che sarebbe costato meno costruirne uno nuovo. Inoltre, Barbara Berlusconi sottolinea che i 300 milioni stimati per la riqualificazione sono una cifra troppo bassa e poco credibile se si considera che il Real Madrid spenderà molto di più per ristrutturare il Bernabeu.Nel 2014-15, l’ex amministratore delegato del Milan puntò su un impianto in città al posto dei padiglioni 1 e 2 della Fiera di Milano. Questo progetto prevedeva anche la costruzione di hotel, ristoranti e parchi giochi. Sebbene la Fondazione Fiera avesse approvato il piano, è stato osteggiato dai residenti e alla fine tutto è naufragato.Barbara Berlusconi si dice felice di aver aperto il dibattito negli anni passati perché sempre più persone hanno preso coscienza dell’importanza di costruire una nuova struttura e migliorare la qualità del calcio italiano. Infatti, il calcio in Italia coinvolge ben dodici settori merceologici nella sua catena di valore, con un impatto economico indiretto e indotto sul PIL italiano pari a 10,2 miliardi di euro e oltre 112.000 posti di lavoro.Tuttavia, Barbara Berlusconi si chiede perché non si riesca a trovare una soluzione al problema. Secondo lei, si sono persi anni a causa degli interessi politici che hanno prevalso sulle esigenze dello sport e dell’industria calcistica, che è una delle più importanti del Paese. Il dossier della riqualificazione di San Siro è ora sul tavolo del sindaco Beppe Sala.L’amministratore delegato della holding H 14 osserva che scaricare tutto sull’amministrazione comunale sarebbe riduttivo e strumentale. Questa questione riguarda il sistema Paese nel suo insieme e la volontà di non prendere decisioni o migliorare le strutture. La burocrazia e le leggi inadeguate stanno ostacolando la modernizzazione del calcio italiano.Secondo Barbara Berlusconi, San Siro ha bisogno di essere rinnovato. L’impianto attuale non è funzionale: è decadente, scomodo e privo dei servizi adeguati. Chi frequenta il secondo e terzo anello ne è consapevole: seggiolini stretti, rampe interminabili e mancanza di servizi igienici all’altezza delle aspettative sono solo alcuni dei problemi riscontrati. Addirittura alcuni settori del terzo anello non sono agibili.In questo contesto, Barbara Berlusconi ritiene inevitabile che Milan e Inter prendano strade separate. Non è funzionale la convivenza in un unico stadio, soprattutto in una grande città come Milano che potrebbe benissimo ospitare più impianti sportivi. Riguardo alla proposta di trasferire il Milan a San Donato, Barbara Berlusconi risponde che pur essendo sempre stata favorevole a uno stadio in città, dopo anni di sterili discussioni è giusto cercare altre soluzioni.Secondo lei, le proteste dei cittadini contro gli impianti sportivi nelle zone residenziali sono un fenomeno tipicamente italiano. All’estero, infatti, sono felici se viene costruito uno stadio nelle vicinanze perché sanno che ciò comporterà una riqualificazione dell’area con servizi migliori e maggiore sicurezza. Inoltre, il valore delle case aumenterà. Barbara Berlusconi cita come esempi le proteste avvenute durante la costruzione di Porta Nuova e City Life, che poi sono diventati i biglietti da visita della nuova Milano e luoghi iconici apprezzati in tutto il mondo.
