Bari si mobilita con sgomento e orgoglio in difesa del sindaco Decaro, protestando in piazza contro il commissariamento.

22 marzo 2024 – 01:36

Una città risvegliata dall’eco del sospetto di mafia e una reazione senza precedenti. Dopo il brivido iniziale, le strade si riempiono di voci che gridano no alle mafie ma anche ai blitz governativi. Antonio Decaro si unisce alla folla in piazza, a Roma, accanto a don Luigi Ciotti di Libera, di fronte a una folla di 100mila persone nel Circo Massimo. Il sindaco di Bari viene lodato come un uomo d’onore in questa giornata dedicata alla memoria delle vittime della mafia. Nel frattempo, a Bari, il blitz durante la campagna elettorale orchestrato dal Ministero dell’Interno, ignorando Procura e forze dell’ordine, ha scatenato polemiche.Il centrodestra è riuscito ad unire Elly Schlein e Giuseppe Conte, abbracciando il sindaco dei sindaci. Questo gesto è stato interpretato come un attacco politico dal leader del Movimento 5 Stelle. Nonostante i recenti problemi ferroviari che hanno separato la Capitale da Bari, la distanza tra le due città sembra essere stata colmata: persino a Bari, minacciata dal commissariamento, migliaia di cittadini si sono mobilitati con determinazione per difendere la loro città e il suo sindaco.Don Ciotti non esita a esprimere la propria indignazione sulle modalità dell’intervento governativo: “Non possiamo permettercelo. L’atmosfera nel Paese è preoccupante”. Avverte anche sui rischi di speculazioni: “C’è sempre chi cerca di approfittare della situazione. È chiaro che si tratta di un attacco politico; basta osservare le mosse di certi individui”. La sua voce riflette la storia sia personale che collettiva.E proprio la storia personale di Don Ciotti e quella della Bari degli ultimi dieci anni – insieme ai vent’anni del governo centrosinistra – hanno alimentato spontaneamente un sentimento d’orgoglio nato dall’incredulità per ciò che molti abitanti della città hanno interpretato come un grave oltraggio.

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