Bambina aggredita da cane a Carosino: paura e interrogativi sulla sicurezza.

Un tragico evento ha scosso la comunità di Carosino, in provincia di Taranto, dove una bambina di nove anni ha subito un violento attacco da parte di un cane randagio di notevoli dimensioni.
L’incidente, avvenuto nel primo pomeriggio, ha lasciato la piccola con ferite significative e ha riacceso il dibattito sulla gestione del randagismo e sulla sicurezza pubblica.

La dinamica dell’accaduto è ancora in fase di ricostruzione, ma sembra che l’animale, apparentemente senza preavviso, abbia azzannato la bambina al volto mentre questa si trovava in strada, in compagnia di adulti.
La rapidità e l’imprevedibilità dell’aggressione hanno colto di sorpresa i presenti, che hanno tentato immediatamente di intervenire per allontanare il cane e richiedere soccorso.

La chiamata al 112 ha prontamente mobilitato i servizi di emergenza.

Un’ambulanza del 118, proveniente da Grottaglie, è giunta sul posto per prestare i primi soccorsi alla piccola vittima.
Le lesioni riportate, profonde lacerazioni alla guancia sinistra, hanno reso necessario un trasporto d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, per ulteriori accertamenti e un intervento medico più specialistico.

La complessità delle ferite richiederà una sutura delicata e accurata.
Attualmente la bambina è sotto stretta osservazione medica.

L’équipe medica sta valutando attentamente le sue condizioni cliniche e si sta considerando la possibilità di un trasferimento in una struttura ospedaliera specializzata in chirurgia plastica ricostruttiva, per garantire un intervento mirato e ottimizzare i risultati estetici e funzionali.

L’episodio solleva interrogativi urgenti sulla gestione del fenomeno del randagismo nel territorio e sulla necessità di implementare misure più efficaci per prevenire simili tragedie.

La sicurezza dei minori, in particolare, deve essere una priorità assoluta.

Le autorità competenti stanno conducendo indagini per identificare il cane e accertare le responsabilità legate alla sua gestione.

Parallelamente, si auspica una riflessione a livello istituzionale per rafforzare i programmi di controllo delle nascite, di sterilizzazione e di ricollocazione dei cani randagi, al fine di garantire la convivenza pacifica tra uomo e animale e tutelare la sicurezza di tutti i cittadini.

L’incidente di Carosino è un campanello d’allarme che impone un’azione tempestiva e coordinata.

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