Il Comune di Bari, in un gesto di profonda solidarietà verso il popolo palestinese e a sostegno della missione umanitaria Global Sumud Flotilla, istituisce un presidio permanente all’interno della Sala del Consiglio comunale.
Questa iniziativa, annunciata dalla maggioranza consiliare alla presenza del Sindaco Vito Leccese, rappresenta un atto di responsabilità civica volto a mantenere viva l’attenzione sulla drammatica situazione in Palestina e a sollecitare un intervento più incisivo da parte delle istituzioni italiane.
Il presidio, strutturato per un servizio attivo ventiquattro ore su ventiquattro, vedrà la partecipazione a turni di consiglieri comunali, assessori e rappresentanti dei municipi, configurandosi come un costante monito e un punto di riferimento per la cittadinanza.
Il consigliere Marco Bronzini ha sottolineato che l’obiettivo primario è quello di spronare il governo italiano a intensificare il sostegno alla missione umanitaria Global Sumud Flotilla, riconoscendo formalmente lo Stato di Palestina, seguendo l’esempio di altre nazioni.
L’urgenza è data dalle dimensioni incalcolabili della sofferenza che affligge la popolazione palestinese, richiedendo un intervento immediato e di portata significativa.
Il presidio non intende ostacolare le normali attività comunali, ma anzi, garantirà una presenza costante e vigile all’interno della sede consiliare.
La metafora delle luci che non si spengono simboleggia l’impegno del Consiglio comunale a non chiudere gli occhi di fronte alle scelte del governo italiano, a mantenere alta l’attenzione sulle questioni di giustizia e umanità.
Il consigliere Michele Laforgia ha espresso la volontà di trasformare il presidio in un luogo di partecipazione cittadina, una “sala della città” in un momento di emergenza globale.
La presenza del gonfalone comunale durante le prossime iniziative di mobilitazione sottolinea il ruolo attivo dell’amministrazione locale nel sostegno alla popolazione palestinese, ribadendo come le istituzioni di prossimità debbano supplire alle mancanze del governo centrale, agendo con maggiore determinazione e senso di responsabilità.
Questa iniziativa si inserisce in un più ampio contesto di impegno civile e di pressione politica, mirando a sensibilizzare l’opinione pubblica e a sollecitare un cambiamento di rotta nelle politiche italiane nei confronti del conflitto israelo-palestinese, promuovendo una soluzione pacifica e duratura basata sul rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale.
Il presidio rappresenta quindi un punto di convergenza tra istituzioni locali e cittadini, un segnale di speranza e un invito all’azione concreta a favore di un futuro più giusto e pacifico per il popolo palestinese.