domenica 7 Settembre 2025
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Danilo Pellegrino: 8 indagati per colpa a Casarano.

L’inchiesta della Procura di Lecce sulla tragica scomparsa di Danilo Pellegrino, il cinquantaduenne di Collepasso deceduto il 3 settembre presso il pronto soccorso dell’ospedale di Casarano, coinvolge ora otto professionisti sanitari, tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari.
L’iscrizione nel registro degli indagati, disposta dal pubblico ministero, riflette la gravità delle accuse formulate: concorso in responsabilità colposa in relazione alla morte del paziente.
L’evento, che ha segnato profondamente la comunità locale, emerge da una complessa sequenza di eventi e dinamiche sanitarie.
Danilo Pellegrino, accompagnato dalla moglie, si era presentato al pronto soccorso lamentando intensi dolori toracici, sintomatologia che, a posteriori, potrebbe aver suggerito un quadro clinico più complesso e urgente di quanto inizialmente valutato.

Secondo la ricostruzione fornita dalla moglie ai Carabinieri, l’uomo avrebbe ripetutamente espresso il proprio stato di disagio, cercando di sollecitare l’intervento dei medici presenti, senza ottenere una risposta immediata e adeguata.

Questo elemento, cruciale nella dinamica degli eventi, solleva interrogativi sulle modalità di gestione del flusso di pazienti, la priorità delle urgenze e, più in generale, la comunicazione tra il paziente, i suoi familiari e il personale sanitario.
La dinamica dell’attesa, un aspetto ricorrente in molti contesti ospedalieri, assume in questo caso un significato drammatico, intrecciandosi con le condizioni cliniche del paziente.
L’aggravamento del quadro, verificatosi durante questo periodo di attesa, ha contribuito direttamente alla sua scomparsa.
La Procura, nel disporre l’iscrizione degli indagati, mira a chiarire se e in quale misura le azioni o le omissioni dei professionisti sanitari abbiano concorso, per negligenza o imprudenza, alla morte di Danilo Pellegrino.
L’indagine non si limita all’aspetto medico-legale, ma intende altresì analizzare le procedure interne, l’organizzazione del lavoro e le risorse disponibili nel reparto di cardiologia e nel pronto soccorso dell’ospedale di Casarano.

L’esame autoptico, affidato al medico legale Roberto Vaglio e programmato per il 8 settembre, rappresenta una tappa fondamentale per accertare le cause precise del decesso e fornire elementi utili all’indagine.
L’autopsia fornirà un quadro oggettivo delle condizioni del paziente al momento della morte, escludendo o confermando ipotesi diagnostiche e contribuendo a ricostruire la sequenza degli eventi che hanno portato alla sua scomparsa.
L’inchiesta, dunque, si prefigge di far luce su una vicenda dolorosa, con l’obiettivo di accertare responsabilità e, auspicabilmente, prevenire il ripetersi di simili tragedie in futuro.

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