mercoledì 13 Agosto 2025
25.9 C
Comune di Bari

Focolaio di West Nile in Puglia: Allarme e Misure di Prevenzione

Focolaio di West Nile Virus nel Foggiano: Monitoraggio Intensivo e Precauzioni per la Salute PubblicaIl territorio foggiano è stato recentemente interessato dalla conferma di un secondo focolaio di West Nile Virus (WNV), un evento che richiede un’azione coordinata e un’attenta sorveglianza per proteggere la salute pubblica e la stabilità del settore equino.
Il Centro di Referenza Nazionale per le Malattie Esotiche (CENZ), operativo presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (Izs), ha confermato il caso in un equino, a seguito della validazione del primo caso accertato a Siponto, nel comune di Manfredonia, a fine luglio.
L’Asl Foggia ha prontamente attivato il piano nazionale di sorveglianza per la West Nile Disease, coordinando un intervento multilivello.
Questo approccio integrato comprende una sorveglianza entomologica mirata a monitorare le popolazioni di zanzare vettrici, una sorveglianza sanitaria sugli equidi, e un monitoraggio dell’avifauna selvatica, considerata serbatoio naturale del virus.

Un’attenzione particolare è stata rivolta agli Ambiti Territoriali di Caccia, coinvolti nelle strategie di controllo e prevenzione.
La Direzione del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (Sisp) ha indirizzato una comunicazione formale a tutti i sindaci provinciali, fornendo raccomandazioni specifiche, che spaziano dagli interventi di disinfestazione mirati, alla corretta gestione delle aree verdi pubbliche e private, elementi chiave per ridurre le larve di zanzara.

L’obiettivo è creare un ambiente meno favorevole alla proliferazione dei vettori.
Il Servizio Veterinario Sanità Animale dell’Asl ha implementato un rigoroso controllo sanitario su tutti gli equidi presenti nei comuni di Siponto e Foggia, con l’obiettivo di identificare tempestivamente eventuali ulteriori casi di infezione e limitare la diffusione virale all’interno delle mandrie.
“La situazione a Foggia e provincia è oggetto di costante osservazione”, ha dichiarato Antonio Contessa, Direttore del Servizio Igiene e Assistenza Veterinaria dell’Area A.

“È fondamentale comprendere che il West Nile Virus è trasmesso principalmente dalle zanzare, che agiscono come vettori, e che gli uccelli selvatici agiscono da serbatoi naturali del virus.
Cavalli e esseri umani sono considerati ospiti accidentali: il virus non si replica in modo sufficiente nel loro organismo per essere trasmesso ad altre zanzare, impedendo così la propagazione del ciclo di trasmissione.
”Un aspetto cruciale è la natura non trasmissibile da persona a persona del virus, escludendo la possibilità di contagio diretto.
Non vi è rischio di trasmissione attraverso alimenti contaminati, rendendo sicuro il consumo di latte, derivati e carne.
L’evento sottolinea l’importanza di una sorveglianza continua, di interventi mirati alla zanzara e di una corretta informazione alla popolazione, al fine di mitigare i rischi associati alla West Nile Disease e proteggere la salute pubblica e il patrimonio zootecnico del territorio.

L’episodio riflette la crescente necessità di un approccio integrato nella gestione delle malattie zoonotiche, che tenga conto degli equilibri ecologici e dei comportamenti umani che ne influenzano la diffusione.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -