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venerdì 24 Ottobre 2025

Golfo di Taranto: Cooperazione transfrontaliera per un futuro blu

Il Golfo di Taranto, culla di culture millenarie e scrigno di biodiversità marina, ha recentemente ospitato una significativa celebrazione della cooperazione transfrontaliera, in occasione dell’Interreg Cooperation Day.
L’evento, intitolato “Ispirati dal Mare: Onde di Cooperazione per la Blue Economy nell’Adriatico,” ha rappresentato un’occasione cruciale per riflettere sull’impatto dei progetti BioTourS e BioTourS 2.0, finanziati dal programma Interreg IPA South Adriatic, e per proiettarsi verso un futuro di sostenibilità e sviluppo condiviso tra Italia, Albania e Montenegro.
Al centro della giornata, la presentazione dei risultati tangibili di questi progetti, che per tre anni hanno gettato le basi per una gestione integrata e partecipata del patrimonio marino adriatico.
L’approccio innovativo adottato, incentrato sulla *citizen science*, ha visto coinvolti attivamente cittadini, ricercatori, operatori turistici e amministrazioni locali, creando un ponte tra la scienza accademica e la comunità.

La mattinata si è aperta con un briefing presso Ketós, il centro euromediterraneo dei cetacei, un punto di riferimento per la ricerca e la conservazione dei mammiferi marini nell’area.

Successivamente, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di visitare i laboratori della Jonian Dolphin Conservation (Jdc), un’organizzazione non governativa impegnata nella protezione dei delfini e del loro habitat.
L’esperienza è stata arricchita da un’uscita in mare nel Golfo di Taranto, un’immersione diretta nell’ecosistema che si intende preservare, con l’obiettivo di raccogliere dati cruciali sugli avvistamenti di cetacei e monitorare lo stato di salute dell’ambiente marino.

Claudio Polignano, autorità di gestione del programma Interreg, ha sottolineato l’importanza simbolica e concreta della Giornata della Cooperazione come vetrina dei risultati ottenuti.

Ha evidenziato come la sinergia tra Italia, Albania e Montenegro abbia permesso di sviluppare azioni innovative di *citizen science*, creando un modello replicabile per la gestione sostenibile delle risorse marine.

L’adozione di questo approccio non solo ha fornito dati scientifici preziosi, ma ha anche rafforzato il senso di appartenenza e la responsabilità condivisa nei confronti del mare Adriatico.

Vittorio Pollazzon, presidente della Jdc, ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti, sottolineando come i progetti abbiano generato informazioni fondamentali per la comprensione dell’ecosistema marino e per lo sviluppo di un turismo responsabile, capace di conciliare le esigenze economiche con la tutela dell’ambiente.
Il modello proposto dalla Jdc rappresenta un esempio virtuoso di come la ricerca scientifica e l’impegno della comunità possano contribuire a creare un futuro più sostenibile per l’Adriatico, promuovendo un turismo consapevole e rispettoso della ricchezza biologica che lo caratterizza.
L’iniziativa non si limita alla raccolta dati, ma mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a formare una nuova generazione di custodi del mare.

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