Un velo di fumo acre ha avvolto questa mattina Cala San Giacomo, a Molfetta, teatro di un devastante incendio che ha consumato il ristorante Blu Paradise.
La struttura, un esempio di architettura mista in legno e metallo, si è presentata agli occhi dei soccorritori e dei residenti come un ammasso di macerie fumanti, un brusco contrasto con la bellezza del paesaggio costiero che la circonda.
Fortunatamente, l’evento non ha provocato feriti o intossicati, un elemento cruciale che attenua la gravità del disastro materiale.
Le fiamme, avvistate intorno alle ore dieci, si sono propagate con rapidità impressionante, alimentate probabilmente da un cortocircuito, una causa ipotetica che sarà vagliata con rigore dalle indagini in corso.
Le operazioni di spegnimento, condotte con tempestività ed efficienza da tre squadre di vigili del fuoco, hanno richiesto l’impiego di due autobotti e hanno impegnato i soccorritori per diverse ore, in una lotta contro le fiamme che minacciavano di estendersi alla vegetazione circostante.
Oltre alle cause dell’incendio, gli inquirenti dovranno approfondire l’analisi delle procedure di sicurezza adottate per la struttura, verificando la conformità alle normative antincendio e valutando l’efficacia dei sistemi di allarme e di protezione attiva.
La ricostruzione degli eventi richiederà un’attenta perizia tecnica e la raccolta di testimonianze, al fine di accertare con certezza l’origine del rogo e stabilire eventuali responsabilità.
L’incidente solleva interrogativi importanti sulla vulnerabilità delle strutture in legno, soprattutto in aree a rischio, e sulla necessità di un controllo più rigoroso delle misure di prevenzione incendi.
La comunità di Molfetta è sotto shock per la perdita di un locale divenuto un punto di riferimento per la vita sociale e turistica della zona, e si stringe attorno ai proprietari, nella speranza di una rapida ripresa.
Attualmente, le operazioni si concentrano sulla messa in sicurezza dell’area e sulla rimozione delle macerie, in vista di una futura valutazione per la ricostruzione.