Incendio industriale a Palo del Colle: fumo nero e preoccupazioni

Un denso pennacchio di fumo nero ha oscurato la mattinata a Palo del Colle (Bari), proveniente da un incendio di vaste proporzioni sviluppatosi nell’area esterna dello stabilimento industriale Gm Service.
L’incendio, divampato attorno alle ore 12:30, ha rapidamente coinvolto una significativa quantità di materiale, principalmente carta e plastica, accumulati in un’area destinata allo stoccaggio.

L’altezza delle fiamme e la quantità di materiale combustibile hanno generato una colonna di fumo visibile a decine di chilometri di distanza, destando preoccupazione e suscitando numerose segnalazioni da parte dei residenti dei comuni circostanti.

L’intervento dei vigili del fuoco, immediatamente allertati, è stato tempestivo e massiccio.

Le squadre, impiegate in un’operazione complessa e articolata, si sono concentrate non solo sulla bonifica dell’area interessata dal rogo, rimuovendo i detriti incandescente e spegnendo i focolai residui, ma anche sulla prevenzione di riaccensioni, un rischio particolarmente elevato data la natura dei materiali coinvolti.
La rimozione degli “inerti”, come definiscono i soccorritori, è cruciale per garantire la stabilità dell’area e facilitare il successivo intervento di valutazione dei danni e di bonifica ambientale.

L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) Puglia ha attivato immediatamente i propri protocolli di emergenza, dispiegando unità di monitoraggio mobile per effettuare campionamenti e analisi della qualità dell’aria.

La priorità è stata quella di determinare l’estensione e l’intensità dell’impatto atmosferico, valutando la presenza di particolato fine (PM10 e PM2.5), biossido di zolfo (SO2) e ossidi di azoto (NOx), sostanze potenzialmente dannose per la salute umana e per l’ambiente.

I primi risultati, comunicati ufficialmente, indicano che, nonostante la notevole quantità di fumo rilasciata, i livelli di inquinamento nell’aria non hanno superato soglie critiche nei comuni di Modugno, Palo del Colle e Bitetto.
Tuttavia, la situazione richiede un monitoraggio continuo e approfondito.
L’incendio, oltre all’immediato impatto sulla qualità dell’aria, solleva interrogativi cruciali in merito alle pratiche di gestione dei rifiuti industriali, alla prevenzione incendi e alla sicurezza sul lavoro.
L’accaduto rappresenta un campanello d’allarme per l’intera regione Puglia, invitando a una revisione delle procedure e a un rafforzamento dei controlli per evitare che eventi simili si ripetano.

L’indagine per accertare le cause dell’incendio, affidata alle autorità competenti, è già in corso, con l’obiettivo di stabilire eventuali responsabilità e di adottare misure correttive a livello strutturale.

Il danno economico, ancora da quantificare, è presumibilmente ingente, considerando la distruzione di materiali e l’interruzione temporanea dell’attività produttiva.

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