L’affare immobiliare che doveva rappresentare un investimento sicuro e gratificante si è trasformato per Jorge Lorenzo in una complessa vicenda legale e finanziaria, gettando una luce cruda sul mondo degli investimenti nel settore dell’intrattenimento turistico.
L’ex campione del mondo di motociclismo, noto per la sua precisione e determinazione in pista, si trova ora a denunciare pubblicamente una presunta truffa legata all’acquisto di una ruota panoramica a Vieste, nel cuore del Gargano.
La decisione di Lorenzo di rendere pubblica la vicenda, attraverso la sua testimonianza nel programma “Dentro la notizia”, rivela una profonda delusione e un senso di frustrazione.
L’investimento, stimato in 1,4 milioni di euro, era concepito come un’opportunità di diversificazione dei suoi capitali, ma si è scontrato con la disonestà e l’inadempienza di un socio commerciale, descritto dall’ex pilota come una figura a lui vicina, quasi un amico.
Lorenzo spiega che la struttura contrattuale prevedeva l’affitto della ruota panoramica ad una società, con un canone mensile stabilito per un periodo di quattro anni.
Tuttavia, i pagamenti non sono mai stati regolari, con ritardi sempre più frequenti e importi ridotti.
L’ultimo pagamento risale a settembre 2023, accumulando un debito superiore ai 200.000 euro.
La denuncia, presentata sia a livello penale che civile, riflette la convinzione di Lorenzo che il suo socio commerciale stia deliberatamente procrastinando il pagamento, sperando di depotenziare il valore dell’investimento nel tempo.
Questo comportamento, sottolinea l’ex campione, è aggravato dalla continua promozione del suo nome e della sua immagine dall’azienda in questione, creando un’immagine ingannevole per il pubblico.
L’episodio solleva interrogativi cruciali sulla due diligence, sulla fiducia accordata in ambito commerciale e sulla necessità di una supervisione più attenta degli investimenti, anche per figure di spicco come Jorge Lorenzo.
La vicenda non è solo una questione finanziaria personale, ma anche un campanello d’allarme per chiunque intenda investire nel settore dell’intrattenimento turistico, evidenziando i rischi legati alla fiducia cieca e alla mancanza di controlli adeguati.
La raccomandazione finale di Lorenzo, lapidaria e diretta: “Quella è la ruota di Jorge Lorenzo, ma non andateci” è un monito, una resa dei conti pubblica e un invito alla prudenza.