Levante a Taranto: cinema, cultura e dialogo tra Oriente e Occidente

Taranto si appresta a divenire epicentro di un crocevia culturale di rilevanza internazionale con l’attesissima IX edizione del Festival del Cinema “Levante: dove l’Oriente incontra l’Occidente”, in programma dal 15 al 20 dicembre.

La manifestazione, distribuita in luoghi simbolo della città – Mudit, Palazzo di Città, Palazzo Pantaleo, la sede provinciale e lo Spazioporto – ambisce a superare la mera fruizione cinematografica, trasformandosi in un vero e proprio laboratorio di idee e un ponte ideale tra due mondi spesso percepiti come distanti.

Il programma denso e articolato prevede oltre cinquanta proiezioni gratuite, un ciclo di incontri ravvinanti e masterclass formative, offrendo al pubblico tarantino e agli ospiti un’immersione profonda nel cinema e nella cultura del Levante.

La presenza di figure di spicco a livello internazionale testimonia la vocazione globale del festival.

L’attore Marcello Fonte, icona del cinema italiano e vincitore della Palma d’oro a Cannes, arricchirà l’evento con la sua esperienza.
Lo storico e filologo Luciano Canfora offrirà una prospettiva acuta e critica sul pensiero occidentale, stimolando un dibattito costruttivo.
Il poliedrico Moni Ovadia, regista, musicista e compositore, presenterà il suo lavoro, offrendo uno sguardo originale sulla narrazione audiovisiva.

Infine, l’ex Ministro della Cultura palestinese Atef Abu Saif porterà la sua testimonianza diretta e la sua profonda conoscenza delle sfide che la cultura palestinese affronta nel contesto geopolitico attuale.
La competizione vedrà contrapporsi venticinque opere cinematografiche, suddivise in quattro sezioni tematiche, inaugurando un triennio dedicato all’esplorazione delle cinematografie e delle culture dei paesi del Levante.
Questa scelta programmatica non è casuale: si tratta di un atto di impegno verso una regione cruciale per la comprensione delle dinamiche contemporanee, un’area geografica e culturale che necessita di essere ascoltata e compresa al di là degli stereotipi e dei pregiudizi.

Il direttore artistico Mimmo Mongelli sottolinea come il festival si rinnovi costantemente nella sua missione: creare uno spazio di ascolto e confronto non solo per la città di Taranto, ma per l’intero bacino del Mediterraneo, un mare da sempre crocevia di popoli e culture.
L’appuntamento clou del 18 dicembre vedrà Atef Abu Saif affrontare il complesso tema della memoria culturale palestinese, mentre il 19 dicembre Luciano Canfora offrirà una lettura critica e stimolante dell’eredità occidentale.

La giornata del 20 dicembre sarà dedicata alla presentazione del film “La terra senza” di Moni Ovadia, culminando con un concerto dei Shanah Tovah e con la proclamazione dei vincitori, un compito prestigioso affidato a Marcello Fonte.

Il vicesindaco Mattia Giorno evidenzia come il festival si configuri come un evento diffuso capace di rafforzare l’identità e l’attrattività della città, proiettandola verso un futuro di crescita culturale e turistica.

La serata conclusiva sarà inoltre l’occasione per annunciare la nascita dell’Istituto Levante, un nuovo centro di eccellenza dedicato alla cultura cinematografica, con l’obiettivo di promuovere il dialogo e la cooperazione internazionale attraverso il cinema come strumento di comprensione reciproca e di costruzione di ponti tra le diverse comunità del mondo.

L’istituto si propone di diventare un punto di riferimento per la ricerca, la formazione e la produzione cinematografica, contribuendo a diffondere la conoscenza delle cinematografie del Levante e a favorire lo scambio culturale tra l’Oriente e l’Occidente.

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