L’innovazione tecnologica in ambito diagnostico si fa strada nel sistema sanitario pugliese, con l’acquisizione di due avanzate apparecchiature di Risonanza Magnetica Nucleare (RM) destinate agli ospedali di Putignano e Molfetta, nell’area della provincia di Bari.
Questa iniziativa, frutto di una visione strategica regionale, rappresenta un tassello significativo di un piano di potenziamento complessivo che mira a ridefinire gli standard qualitativi dell’assistenza sanitaria sul territorio.
L’installazione delle nuove RM, entrambe di classe 1,5 Tesla, segna un punto di svolta per Molfetta, che non disponeva precedentemente di tale servizio, e per Putignano, dove l’apparecchiatura esistente era rimasta inattiva per un decennio.
L’investimento, stimato in circa un milione e mezzo di euro, si inserisce in un quadro finanziario più ampio, che tocca i 40 milioni di euro complessivi, attingendo a diverse fonti, tra cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e altre risorse strategiche.
Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sottolinea come la disponibilità di tecnologie diagnostiche all’avanguardia, distribuite in modo oculato sui diversi presidi ospedalieri, sia cruciale per garantire alla popolazione un livello di accuratezza diagnostica superiore e servizi sanitari di eccellenza.
Questa visione, orientata al miglioramento continuo dell’offerta sanitaria, è condivisa e implementata dal Direttore Generale della ASL Bari, Luigi Fruscio, che evidenzia come l’acquisizione delle RM rappresenti l’ultimo atto di un programma di investimenti ambizioso, avviato nel 2023 e protratto fino al 2025.
L’iniziativa non si limita all’installazione di nuove apparecchiature.
Il piano strategico mira a ridurre drasticamente le liste di attesa, aumentando significativamente il numero di esami effettuati.
Si prevede che l’offerta diagnostica sarà potenziata con oltre 2.500 risonanze aggiuntive, coinvolgendo le radiologie degli ospedali di Altamura, Di Venere, San Paolo e Monopoli.
Un elemento chiave di questa strategia è l’estensione dell’orario di lavoro del personale sanitario, con esami disponibili fino alle ore 23, da lunedì a sabato e anche la domenica, amplificando così l’accessibilità ai servizi.
L’impegno finanziario della ASL Bari si articola in due linee di investimento distinte: un budget di 11,5 milioni di euro destinato all’acquisto di apparecchiature ad alta tecnologia, finanziato con FESR e altre fonti, e un investimento di oltre 13 milioni di euro provenienti dai fondi PNRR, mirato al rinnovamento delle principali apparecchiature diagnostiche ospedaliere.
La rapidità nell’implementazione del piano è notevole, con quasi il 90% delle apparecchiature acquistate o ordinate già operative, superando i tempi previsti dal PNRR aggiornato al 30 giugno 2026.
Ad oggi, su 34 nuove apparecchiature diagnostiche previste, 28 sono state installate e collaudate, e altre due sono in fase di installazione, testimoniando un impegno concreto nel migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema sanitario regionale.
L’iniziativa riflette una visione proattiva e orientata al futuro, che pone al centro il benessere e la salute dei cittadini pugliesi.