Assumo questo incarico con un animo colmo di aspettative e con la chiara percezione del peso che tale responsabilità comporta.
Più che un ruolo da ricoprire, lo vedo come un’opportunità di co-creazione: un percorso condiviso, intessuto di ascolto attivo, confronto costruttivo e valorizzazione delle eccellenze già esistenti.
L’ambizione non è quella di imporre una visione, bensì di catalizzare il potenziale collettivo, indirizzando l’energia e le competenze verso obiettivi condivisi, con fiducia e determinazione.
Il Politecnico di Bari è un ecosistema vibrante, un crogiolo di sapere, ingegno e passione.
La sua forza risiede non solo nelle infrastrutture e nei programmi di ricerca, ma soprattutto nella pluralità di voci che lo animano: docenti con un bagaglio di esperienze inestimabile, dottorandi e assegnisti impegnati nella ricerca di nuove frontiere, studenti desiderosi di apprendere e di contribuire, personale tecnico-amministrativo e bibliotecario che garantisce il funzionamento quotidiano dell’istituzione.
È a questo capitale umano che intendo rivolgermi, riconoscendone il valore imprescindibile per il futuro dell’Ateneo.
Il nostro Politecnico si configura come un ponte tra la ricerca teorica e l’applicazione pratica, un laboratorio di idee destinato a plasmare il futuro tecnologico e sociale del nostro Paese e non solo.
Il mio impegno sarà quello di rafforzare questa identità, promuovendo un ambiente di apprendimento inclusivo, che favorisca la crescita personale e professionale di ogni membro della comunità universitaria.
Questo significa investire nella digitalizzazione, nell’innovazione didattica e nella creazione di opportunità di collaborazione con il mondo del lavoro, per garantire una formazione completa e coerente con le esigenze del mercato globale.
L’internazionalizzazione rappresenta un pilastro fondamentale del mio mandato.
Intendo ampliare le collaborazioni con università e centri di ricerca di prestigio a livello mondiale, promuovendo la mobilità di studenti e docenti, e incentivando la partecipazione a progetti di ricerca internazionali.
Inoltre, mi batterò per rendere il Politecnico di Bari sempre più attrattivo per talenti provenienti da tutto il mondo, creando un ambiente multiculturale e stimolante.
Desidero esprimere la mia più sentita gratitudine al Professor Francesco Cupertino per il lavoro svolto in precedenza, un’eredità preziosa su cui costruire e consolidare i progressi compiuti.
Il Rettorato sarà un luogo aperto al dialogo, trasparente nelle decisioni e sensibile alle esigenze e alle aspirazioni di ciascuno.
La mia porta sarà sempre aperta per accogliere suggerimenti, ascoltare critiche e costruire insieme un futuro ancora più ambizioso per il Politecnico di Bari.
Credo fermamente nel potere della collaborazione e nella forza di una comunità unita, e sono fiducioso che, insieme, potremo raggiungere traguardi straordinari.