domenica 17 Agosto 2025
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Comune di Bari

Ostuni, Bomba a Mano: Intimidazione al Sindaco e Clima di Paura

Nel cuore della Valle d’Itria, Ostuni, città bianca patrimonio UNESCO, è stata scossa da un episodio gravissimo che mette a termine una spirale di inquietudine palpabile nell’aria.

Nella serata di ieri, una bomba a mano è stata rinvenuta abbandonata in una stretta via secondaria, un dedalo urbano a brevissima distanza dallo studio professionale del sindaco Angelo Pomes e, simbolicamente, a pochi passi dal Palazzo di Città, fulcro amministrativo della comunità.
L’ordigno, prontamente individuato e rimosso in sicurezza dagli artificieri, è stato disinnescato e, secondo le prime analisi investigative, non presentava caratteristiche tali da permettere l’esplosione.
L’episodio si inquadra in un contesto che, pur nella sua apparente singolarità, solleva interrogativi profondi sulla sicurezza pubblica e sulla tenuta democratica.

L’atto intimidatorio, deliberatamente posizionato in un luogo di facile visibilità e con una forte valenza simbolica, mira a destabilizzare l’amministrazione comunale e, in particolare, a colpire direttamente il sindaco Angelo Pomes, eletto nel maggio 2023 con una coalizione di centrosinistra.
L’accaduto non può essere considerato un evento isolato.
Solo poche settimane prima, alla vigilia delle celebrazioni di Ferragosto, un’anonima telefonata aveva segnalato la presenza di un ordigno all’interno del Palazzo di Città, innescando un’ordinanza di evacuazione e un massiccio intervento delle forze dell’ordine.
Quel che, inizialmente, era sembrato un allarme innescato da una bufala si rivelò, a posteriori, un presagio di ciò che sarebbe accaduto.
Le indagini, condotte con la massima urgenza dal commissariato di Ostuni, si concentrano ora sulla ricostruzione precisa delle dinamiche dell’accaduto e sull’identificazione dei responsabili.

Gli investigatori, seppur cauti, non escludono che l’episodio si inserisca in un quadro più ampio di minacce e intimidazioni nei confronti di esponenti delle istituzioni locali.
La collocazione strategica dell’ordigno suggerisce una volontà di creare un clima di paura e incertezza, mettendo a repentaglio la serenità della comunità ostunese.
Oltre all’aspetto prettamente investigativo, l’evento solleva questioni di natura politica e sociale.
L’atto intimidatorio potrebbe essere collegato a polemiche o decisioni prese dall’amministrazione Pomes, o persino a dinamiche di natura criminale che si ripercuotono sul tessuto urbano.

È fondamentale che le autorità competenti facciano luce sulle motivazioni che hanno spinto all’azione e che assicurino alle cronache un quadro completo e inoppugnabile.

La risposta della comunità e dell’istituzione è ora cruciale: denunciare, collaborare e rafforzare il senso civico per contrastare ogni forma di violenza e intimidazione, riaffermando i valori della legalità e della democrazia.

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