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domenica 26 Ottobre 2025

Sequestro di leoni e tigri: il circo sfida la nuova legge.

L’ennesimo atto di contrasto all’utilizzo di animali selvatici in spettacoli itineranti ha portato i Carabinieri del Nucleo CITES di Bari a compiere un sequestro di notevole impatto nella provincia di Brindisi.

L’intervento ha riguardato un circo che deteneva, in condizioni che sollevano interrogativi sul rispetto del benessere animale, due giovani leoni e due tigri.

La violazione accertata dai militari configura una palese infrazione alla normativa vigente, un quadro legislativo in rapida evoluzione volto a relegare progressivamente l’uso di animali selvatici negli spettacoli circensi a una pratica obsoleta e inaccettabile.

La legge, emanata in recepimento di direttive europee e di una crescente sensibilità pubblica, impone un embargo all’acquisizione di nuove specie pericolose per la salute e la sicurezza pubblica, specie queste che rientrano negli elenchi ministeriali soggetti a rigidi controlli.
Il circo in questione, pertanto, si è reso responsabile di una violazione particolarmente grave, atteso che la normativa non si limita a impedire l’introduzione di nuovi esemplari, ma nega la possibilità di incrementare il numero di animali già presenti negli spettacoli.
L’obiettivo primario è l’eliminazione graduale di generazioni di animali destinati a una vita di esibizioni, spesso in condizioni di stress e privazione del loro habitat naturale.

Questo approccio mira a una transizione definitiva verso un modello di intrattenimento che escluda lo sfruttamento degli animali.

L’episodio, il primo a verificarsi in Italia a seguito della piena operatività della legge, datata febbraio 2023, ma precedentemente inattiva in attesa di implementazione tramite decreti attuativi, segna una tappa significativa nell’applicazione di una politica che ha avuto una gestazione lunga e complessa.

La normativa del 2022, pur già esistente, necessitava di un quadro di attuazione dettagliato per garantire la sua effettiva applicazione.
Gli esemplari sequestrati, privi di qualsiasi titolo legittimo di detenzione, saranno ora confiscati e trasferiti in una struttura adeguata, idonea a garantire il loro benessere, con l’offerta di cure veterinarie specialistiche e un ambiente che rispetti le loro esigenze etologiche e fisiologiche.

Questo intervento sottolinea l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto al commercio illegale di specie protette e nell’applicazione rigorosa delle normative in materia di tutela degli animali selvatici, in linea con un cambiamento culturale che riconosce il diritto degli animali a una vita dignitosa e libera dalla coercizione umana.

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