giovedì 2 Ottobre 2025
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Comune di Bari

Statte, scoperta auto bomba: indagine a tutto campo

Nella quiete mattutina di Statte, un ritrovamento inquietante ha scosso la comunità e mobilitato le forze dell’ordine: un’autovettura, asportata precedentemente e abbandonata nei pressi di un edificio che un tempo ospitava la sede comunale, si è rivelata un deposito di materiali bellici e strumenti destinati a perpetrare atti di sabotaggio e aggressione.

L’operazione, condotta con precisione dai Carabinieri, ha portato alla luce una significativa quantità di esplosivi artigianali, comunemente denominati “marmotte”, dispositivi tipicamente impiegati per attacchi a sportelli bancomat, unitamente a una riserva di candelotti di materiale esplosivo, caratterizzati da un elevato grado di pericolosità.
Oltre ai devastanti ordigni, il carico del veicolo includeva una collezione di tripodi, elementi strategici per l’ostruzione di vie di comunicazione e la creazione di barriere che renderebbero difficoltoso l’accesso alle forze di sicurezza durante un’azione criminale.

Un ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dal materiale per il travisamento scoperto all’interno dell’auto: passamontagna, guanti, abbigliamento e calzature di genere neutro, tutti elementi volti a rendere anonimi e irriconoscibili gli esecutori dei reati.
La presenza di estintori e fumogeni indica una pianificazione meticolosa, volta a creare diversivi e a ostacolare l’intervento delle forze dell’ordine.

La tempestività e la competenza degli artificieri del Nucleo Investigativo di Taranto si sono rivelate cruciali per la neutralizzazione degli ordigni e la messa in sicurezza dell’area.
La zona è stata immediatamente isolata, interrompendo il traffico e comportando l’evacuazione precauzionale di abitazioni limitrofe, dimostrando la gravità della situazione.
Parallelamente all’attività di sminamento, i militari della Sezione Investigazioni Scientifiche di Taranto hanno condotto indagini tecniche approfondite, eseguendo rilievi dattiloscopici e prelievi biologici e materiali.
I campioni raccolti sono stati trasmessi al Raggruppamento Investigazioni Scientifiche di Roma per analisi specialistiche, al fine di identificare eventuali tracce biologiche o materiali che possano fornire elementi utili per l’identificazione dei responsabili.
L’inchiesta, ora in pieno svolgimento, si concentra sull’identificazione del proprietario del veicolo rubato e sulla ricostruzione delle dinamiche che hanno portato al deposito dei materiali.

Particolare attenzione è rivolta all’analisi delle immagini di videosorveglianza presenti nella zona, nella speranza di individuare soggetti sospetti e di stabilire eventuali collegamenti con precedenti episodi di attacchi a bancomat e portavalori, suggerendo la possibile esistenza di un’organizzazione criminale strutturata e operante nel territorio.
L’obiettivo primario è quello di disarticolare questa rete e prevenire futuri atti di sabotaggio e aggressione, garantendo la sicurezza e l’incolumità dei cittadini.

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