sabato 13 Settembre 2025
23.9 C
Comune di Bari

Taranto, Bitetti si dimette: frattura politica e futuro incerto.

La gestione comunale di Taranto, guidata dal sindaco Piero Bitetti e sostenuta da un’ampia coalizione di centrosinistra, ha raggiunto un punto di rottura culminato nelle sue dimissioni.

L’atto, formalizzato con la deposizione di una lettera all’Ufficio Protocollo, segna la conclusione di un percorso segnato da crescenti tensioni e un profondo dissenso da parte della cittadinanza e delle associazioni civiche.
Le dimissioni di Bitetti non rappresentano un evento isolato, ma la conseguenza di un accumulo di frustrazioni legate alla complessa e controversa questione dell’eredità industriale di ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia.
L’amministrazione comunale si era trovata a navigare in un contesto intricato, costantemente sotto pressione da parte di movimenti civici, comitati di quartiere e rappresentanti della società civile che contestano le scelte politiche e le strategie di decarbonizzazione proposte dal governo nazionale.

L’incontro che ha preceduto le dimissioni, svoltosi dinanzi a Palazzo di città, ha visto il sindaco confrontarsi direttamente con le voci di dissenso.
La discussione, già carica di emotività, si è trasformata in un confronto acceso, che ha evidenziato un abisso tra la visione dell’amministrazione e le aspettative della popolazione, profondamente segnata dalle conseguenze ambientali e socio-economiche derivanti dalla presenza dell’acciaieria.
La lettera di dimissioni, stando alle indiscrezioni trapelate, esprime la percezione di una situazione politica divenuta insostenibile, un contesto in cui il dialogo costruttivo e la possibilità di agire nell’interesse della comunità appaiono compromesse.
Particolare enfasi è stata posta nella denuncia di comportamenti percepiti come intimidatori da parte di alcuni attivisti, un elemento che ha contribuito a creare un clima di crescente difficoltà e insicurezza per l’amministrazione.

Il vertice interistituzionale previsto al Mimit il 31 luglio, volto a recepire le indicazioni degli enti locali sull’accordo di decarbonizzazione, si preannuncia ora in un contesto di profonda incertezza.

La partenza di Bitetti pone interrogativi cruciali sulla continuità delle politiche ambientali e socio-economiche per la città di Taranto, una comunità che aspira a un futuro sostenibile, ma che si trova ad affrontare sfide enormi e a cercare risposte concrete a una crisi complessa e pluridecennale.

L’eredità di questa gestione comunale e le sue implicazioni per il futuro della città restano un punto di acceso per un dibattito pubblico che si preannuncia intenso e cruciale.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -