La comunità di Lido del Sole, incastonata nel suggestivo contesto di Rodi Garganico, si appresta a celebrare un atto di profonda valenza simbolica e civile: l’intitolazione della piazza centrale a Giovanni Panunzio, figura esemplare di coraggio e dignità spezzata dalla brutalità mafiosa nel 1992.
La cerimonia, fissata per il 10 agosto, non si configura come un semplice omaggio postumo, ma come un inedito gesto di riconoscimento ufficiale, un primato a livello nazionale che vede una località turistica dedicare uno spazio pubblico a una vittima innocente, portavoce di valori imprescindibili.
Giovanni Panunzio fu molto più di una vittima; incarnò la scelta consapevole di privilegiare la giustizia, l’integrità morale e la libertà rispetto all’omertà e alla compromissione.
L’imprenditore edile foggiano, attivo nel settore delle costruzioni, sfidò apertamente il sistema delle estorsioni mafiose, una scelta che gli costò la vita, ma che allo stesso tempo lo elevò a simbolo di resistenza e di speranza per chi, come lui, si oppone alle logiche del potere criminale.
L’iniziativa, promossa con fervore dal Comune di Rodi Garganico e supportata da un ampio network di associazioni – l’omonima associazione Giovanni Panunzio – Eguaglianza Legalità Diritti, Atas (Associazione Tutela Ambiente e Salute) e la Pro Loco di Lido del Sole – mira a trasmettere un messaggio potente e controcorrente: la legalità non subisce interruzioni, nemmeno nei luoghi dedicati al riposo e al divertimento.
Si tratta di un atto concreto, un monito affinché la memoria di Giovanni Panunzio possa irrorare di giustizia e ispirare comportamenti virtuosi anche nei contesti turistici, spesso terreno fertile per l’infiltrazione criminale.
L’intitolazione rappresenta un’occasione per riflettere sul ruolo attivo che ciascun individuo è chiamato a rivestire nella lotta alla mafia, non solo attraverso l’azione giudiziaria, ma anche attraverso la promozione di una cultura della legalità e del rispetto dei diritti.
La presenza di Don Antonio Coluccia, figura di spicco nella lotta alla criminalità organizzata e promotore di progetti di riscatto sociale nelle periferie urbane, conferisce alla cerimonia un ulteriore significato, sottolineando l’importanza di un approccio globale che affronti le cause profonde del fenomeno mafioso.
L’evento vedrà la partecipazione di autorità di vario ordine, rappresentanti istituzionali, esponenti nazionali dell’antimafia sociale e dell’associazionismo, a testimonianza della portata etica e sociale dell’iniziativa.
La piazza Panunzio, da oggi, sarà un luogo di memoria, di impegno civile e di speranza per un futuro più giusto e libero.