Un’indagine intima e corale sulla figura di Lino Banfi, più che un semplice documentario, si preannuncia *Lino d’Italia – Storia di un itALIENO*, un progetto cinematografico diretto da Marco Spagnoli e co-scritto con l’artista stesso.
Il film, sostenuto da Apulia Film Fund e Regione Puglia attraverso risorse POR Puglia Fesr-Fse 2014/2020, non si limita a ripercorrere i momenti salienti della carriera, ma ambisce a svelare l’uomo celato dietro l’icona comica, Pasquale Zagaria, l’identità originaria che ha plasmato la sua visione del mondo.
La produzione, curata da Minerva Pictures, ha scelto un’ambientazione suggestiva: il Teatro Petruzzelli di Bari, palcoscenico che amplifica l’eco delle emozioni e dei ricordi.
Ma il racconto si espande ben oltre le mura del teatro, abbracciando i luoghi originari che hanno segnato il percorso di Banfi: Canosa di Puglia, la città natale intrisa di affetti familiari e radici culturali, e Andria, dove la formazione religiosa, seppur inattesa, ha lasciato un’impronta indelebile.
*Lino d’Italia* intende decostruire l’immagine pubblica, scavando nelle esperienze formative, nei momenti di difficoltà e nelle scelte che hanno contribuito a forgiare un personaggio capace di incarnare l’anima popolare italiana.
Il film si propone di intersecare la cronologia degli eventi professionali con il vissuto personale, esplorando le dinamiche familiari, le prime aspirazioni e le disillusioni giovanili.
Il racconto sarà arricchito da testimonianze inedite, voci che emergono dall’ombra per rivelare aspetti meno noti dell’esistenza di Banfi, e da una coreografia scenica, pervasa da elementi teatrali e surreali, che ne celebra la straordinaria parabola artistica e umana.
L’obiettivo è quello di offrire al pubblico un ritratto complesso e sfaccettato di un artista che, con la sua comicità autoironica e il suo profondo legame con le tradizioni del Sud, è diventato un vero e proprio patrimonio culturale nazionale, un simbolo di resilienza, generosità e autenticità.
Il titolo stesso, *itALIENO*, suggerisce una riflessione sull’identità, sulla capacità di reinventarsi e sull’universalità di un’anima profondamente radicata nella sua terra.