giovedì 31 Luglio 2025
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Comune di Bari

Phest Monopoli: Fotografia, Arte e un Messaggio per il Futuro

Dal 8 agosto al 16 novembre, Monopoli si configura come epicentro di un’indagine visiva e concettuale di portata internazionale: Phest – Festival Internazionale di Fotografia e Arte celebra la sua decima edizione, inaugurata ufficialmente a Bari con un evento che ha illuminato la sala Jeso presso il Palazzo della Presidenza della Regione Puglia.

Quest’anno, il festival si articola attorno a un’idea potente e universale: il Golden Record, il disco d’oro lanciato nello spazio dalla NASA nel 1977 con la missione Voyager.
Un atto di speranza e di comunicazione, un messaggio encapsulante la diversità e la complessità della vita terrena destinato a possibili civiltà extraterrestri.

Phest si fa quindi custode di questa visione, reinterpretandola e amplificandola in un’opera collettiva, un archivio visivo e immaginifico pensato per il futuro.

Non si tratta semplicemente di riproporre l’idea originale, ma di generare una “capsula del tempo” contemporanea, un deposito di memorie, sogni, prospettive e narrazioni che riflettano il nostro tempo e proiettino lo sguardo oltre i confini del presente.

L’edizione 2024 vede l’allestimento di oltre trenta mostre, un vero e proprio viaggio attraverso linguaggi e approcci fotografici diversi.

I primi tre giorni di inaugurazione, dall’8 al 10 agosto, saranno caratterizzati da un intenso programma di incontri e workshop che vedranno la partecipazione di artisti internazionali.
Un calendario ricco di appuntamenti, con tredici visite guidate curate da figure di spicco della fotografia contemporanea come Sam Youkilis, Aleksandra Mir, Alexey Titarenko, Pietro Terzini, Rhiannon Adam (che curerà la residenza artistica sul territorio per il 2025), Zed Nelson, Arianna Arcara, Josè Angelino, Angeniet Berkers, Piero Martinello, che ritorna al festival dopo un decennio con un progetto dedicato ai nuovi pescatori di Monopoli, e Sam Gregg.

Questi incontri non saranno solo occasioni di approfondimento artistico, ma anche opportunità di dialogo e scambio culturale tra artisti e pubblico.

Il festival rappresenta anche una rinascita per la città di Monopoli, segnata dalla riapertura del Monastero di San Leonardo, che diventa il nuovo quartier generale di Phest.

Questo spazio, ricco di storia e fascino, era rimasto chiuso per anni e il suo recupero è il risultato di un intenso lavoro di restauro e valorizzazione portato avanti direttamente dal festival, sotto la guida di Cinzia Negherbon.

L’apertura del Monastero trascende la mera dimensione logistica, configurandosi come un gesto simbolico di riappropriazione del patrimonio culturale e di contrasto all’omologazione del turismo di massa.

È una dichiarazione di intenti: riscoprire e rivitalizzare luoghi dimenticati, restituendogli la loro bellezza e il loro significato storico, in un’ottica di sviluppo sostenibile e di valorizzazione del territorio.
Il festival si conferma così un motore di rigenerazione urbana e culturale, capace di generare nuove opportunità per la comunità locale e di promuovere l’immagine di Monopoli come destinazione culturale di eccellenza.

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