Il sipario si alzerà venerdì 18 luglio (ore 21), nel suggestivo cortile di Palazzo Ducale a Martina Franca, per celebrare la 51esima edizione del Festival della Valle d’Itria con un evento di inaudita portata: una nuova produzione de *Tancredi* di Gioachino Rossini.
Non una semplice rappresentazione, ma un’immersione nel processo creativo di un giovane Rossini, grazie alla prima assoluta di un’inedita ricostruzione filologica che presenta i due finali composti dall’artista nel 1813, originariamente destinati a Venezia e Ferrara, eseguiti consecutivamente per la prima volta.
Un’occasione unica per tracciare un percorso compositivo che illumina le radici di un capolavoro, frutto di un rigoroso lavoro di ricostruzione critico curato da Philip Gossett per la Fondazione Rossini.
Le repliche sono previste il 26 e 29 luglio e il 2 agosto.
A dirigere l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, per la sesta volta ospite del Festival, sarà il maestro Sesto Quatrini, figura di riferimento nell’esecuzione del repertorio rossiniano.
Quatrini, con la sua profonda sensibilità musicale, sottolinea come l’interpretazione di Rossini richieda un coinvolgimento intellettuale e emotivo totale, un dialogo continuo tra partitura, interprete e pubblico.
La sua musica, apparentemente fluida e spontanea, è in realtà il risultato di una costruzione architettonica perfetta, intrisa di elementi di imprevedibilità che stimolano la creatività dell’esecutore e l’attenzione dello spettatore.
La regia, a cura di Andrea Bernard, vincitore del prestigioso Premio Abbiati 2024, offre una lettura innovativa e profondamente attuale dell’opera.
Bernard, sensibile alle inquietudini del nostro tempo, vede in *Tancredi* un’eco delle fragilità e delle ambiguità che caratterizzano la contemporaneità, un’opera che risuona particolarmente in un’epoca segnata dalla disinformazione e dalla polarizzazione.
L’amore, sentimento nobile e puro, si scontra con le logiche spietate del potere e della guerra, costringendo i personaggi a vivere in un limbo di incertezze e privazioni.
L’allestimento scenico, curato con estrema cura del dettaglio, trasformerà il cortile di Palazzo Ducale in un parco giochi diroccato, un luogo simbolico che evoca le ferite della guerra e la precarietà dell’esistenza.
L’immagine della distruzione, resa attraverso un uso suggestivo di luci e ombre, sottolinea la condizione di smarrimento e di vulnerabilità dei personaggi.
Il cast stellare è composto da Anna Goryachova nel ruolo di Tancredi, una interpretazione intensa e drammatica.
Francesca Pia Vitale darà voce ad Amenaide, mentre Dave Monaco impersonerà Argirio.
Adolfo Corrado sarà Orbazzano, Giulia Alletto interpreterà Roggiero, Yulia Vakula sarà Isaura e Marcela Vidra si alternerà nel ruolo di Tancredi il 2 agosto.
Luigi Leo dirigerà il coro, conferendo all’esecuzione la sua consueta maestria.
*Tancredi*, un’opera che ha segnato l’inizio del Festival nel lontano 1976, torna a Martina Franca dopo ben 49 anni, testimoniando il profondo legame tra l’opera rossiniana e il territorio, un rapporto che si rinnova ad ogni nuova edizione del Festival.
Un ritorno che rappresenta non solo una celebrazione del genio musicale di Rossini, ma anche una riflessione sulla condizione umana e sulla sua eterna ricerca di senso in un mondo spesso segnato dalla violenza e dalla disillusione.