“Sguardi sul Secolo”: un percorso artistico a FoggiaLa galleria d’arte di Giuseppe Benvenuto a Foggia ospita, dal primo al trento settembre, “Sguardi sul Secolo”, una mostra ambiziosa che trascende la semplice esposizione di opere d’arte.
Si tratta di una vera e propria immersione nel Novecento, un viaggio caleidoscopico attraverso le correnti artistiche internazionali e le figure chiave che hanno plasmato l’immaginario collettivo.
Venti cinque artisti, tra cui icone come Picasso, Schifano, Dalí, Lichtenstein, Warhol, Pomodoro, Obey e Rauschenberg, offrono uno spaccato unico e inedito di un secolo complesso e dinamico.
Lungi dall’adottare una rigida categorizzazione tra figurativo, astratto o informale, la mostra si propone di ricostruire connessioni inattese e dialoghi segreti tra le opere.
Giuseppe Benvenuto, ideatore e curatore, spiega come la scelta sia stata dettata dalla volontà di superare le convenzioni storiografiche, evidenziando come le esperienze artistiche, pur sviluppandosi in contesti e culture differenti, abbiano spesso risposto alle stesse inquietudini e stimoli del tempo.
Si tratta di un tentativo di comprendere come la crisi delle certezze, le innovazioni tecnologiche, le tensioni geopolitiche e i cambiamenti sociali abbiano influenzato la produzione artistica, generando un linguaggio condiviso, a volte esplicito, a volte celato.
La mostra si configura come un vero e proprio atlante del Novecento, un percorso cronologico che si snoda dal 1920 al 2000.
Per ogni anno di questo arco temporale, Benvenuto ha selezionato un’opera significativa, considerata espressione emblematica del suo tempo.
Questa scelta non è casuale, ma riflette una profonda riflessione sul significato dell’arte come documento storico, capace di restituire l’essenza di un’epoca.
L’approccio, più che quello di una mera collezione, mira a costruire una narrazione complessa, un racconto stratificato che riveli le dinamiche e le contraddizioni del secolo scorso.
Si tratta di un’indagine sulla capacità dell’arte di interpretare, anticipare e commentare la realtà, offrendo spunti di riflessione sul presente e sul futuro.
La mostra si pone, quindi, come un’opportunità per il pubblico di riappropriarsi della propria storia, attraverso le opere di coloro che, con la loro creatività, ne hanno segnato il corso.