Un appartamento di lusso nel cuore della città di Barletta si era trasformato in un labirinto di illegalità, dove la marijuana veniva coltivata, trattata e commercializzata a scopi lucrativi. La stanza principale era stata ristrutturata con grande cura per ospitare l’operazione, dotata di un sofisticato laboratorio equipaggiato con un dispositivo utilizzato per la termosaldatura, nonché una bilancia di precisione per garantire la pesatura accurata della droga.Il proprietario del locale era un uomo di 39 anni, il quale aveva già un background penale, e i funzionari della squadra mobile della questura di Andria sono stati in grado di identificarlo grazie a una serie di indizi. L’arresto è stato reso possibile da una sofisticata attività investigativa volta ad individuare le attività illecite che si verificavano all’interno dell’appartamento.La pista era stata avviata quando, in un periodo di tempo notevolmente breve, si era osservato un continuo andirivieni dell’indagato dall’abitazione. Quest’uomo usciva sempre con un borsone in spalla e saliva su uno scooter, solo per tornare a casa poco dopo e ripetere gli stessi gesti.L’avvenuto arresto è stato reso possibile dalla tenacia degli investigatori che, dopo aver bloccato l’indagato e eseguito una minuziosa perquisizione della sua abitazione, hanno scoperto all’interno del borsone quasi 4 chili di marijuana. La scoperta dei mazzi di chiavi relative all’appartamento ha permesso ai funzionari di accedere alla proprietà.L’esame dell’unica stanza presente nell’immobile ha rivelato la presenza di altri due e mezzo chili di marijuana pronta per essere venduta sul mercato nero, nonché l’apparecchiatura per la termosaldatura e la bilancia utilizzata per il confezionamento della droga. L’uomo, arrestato e condotto in carcere, aveva già alle spalle un passato non esente da problemi con la legge.La droga recuperata durante l’operazione è stata sequestrata ed è stata incamerata tra le proprietà del comune.