La recente decisione del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di interrompere i rapporti istituzionali con il governo israeliano, in segno di protesta contro le azioni militari a Gaza che definisce, implicitamente, genocidio palestinese, ha innescato una spirale di reazioni estreme che stanno sollevando preoccupazioni per la sicurezza del rappresentante istituzionale. Due messaggi di minaccia, di inequivocabile gravità, sono giunti al Presidente tramite il suo profilo Instagram, contenuti che vanno oltre la critica politica e sfociano in esplicite allusioni a violenza fisica e a danni territoriali.Le minacce, ricevute tra lunedì e martedì, contengono espressioni violente e accuse di affiliazione a ideologie estremiste, con l’utilizzo di termini come “nazista” e “sionista” rivolti direttamente al Presidente. Il linguaggio impiegato rivela un intento aggressivo e un livello di rabbia e radicalizzazione che giustifica un’immediata e seria valutazione del rischio.In risposta a questo escalation di violenza verbale, il Presidente Emiliano ha formalmente presentato denuncia alle autorità competenti, allegando screenshot dei messaggi ricevuti. Le indagini sono ora condotte congiuntamente dalla Digos e dalla Polizia Postale, incaricate di identificare l’autore dei messaggi e di stabilire la reale pericolosità delle minacce, tenendo conto anche della possibile presenza di profili falsi o di tentativi di intimidazione.La vicenda trascende la semplice questione della sicurezza personale del Presidente. Essa pone interrogativi più ampi sulla gestione della comunicazione politica nell’era digitale, sulla libertà di espressione e sui limiti della critica, e sulla necessità di garantire la protezione delle figure istituzionali esposte a minacce e intimidazioni, soprattutto in un contesto geopolitico complesso e polarizzato come quello attuale.È probabile che il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, chiamato a valutare la situazione, possa decidere l’adozione di misure di tutela per il Presidente Emiliano, in considerazione della gravità delle minacce e della necessità di prevenire escalation di violenza. Il caso sottolinea, inoltre, l’urgenza di rafforzare la collaborazione tra le forze dell’ordine, le piattaforme social e le istituzioni per contrastare i fenomeni di cyberbullismo e di radicalizzazione online, al fine di tutelare la sicurezza dei cittadini e la corretta funzionalità delle istituzioni democratiche. La vicenda mette in luce la fragilità del dialogo politico nell’era digitale e la necessità di promuovere una cultura del confronto rispettoso e costruttivo.
Minacce a Emiliano: Escalation di violenza online e denuncia.
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