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sabato 1 Novembre 2025

Puglia, confronto tra i candidati: sanità, acqua e infrastrutture al centro

Il futuro della sanità pugliese, l’approccio alla crisi idrica e lo sviluppo infrastrutturale: questi i temi cruciali al centro del confronto tra i quattro candidati alla presidenza della Regione Puglia, Antonio Decaro, Luigi Lobuono, Ada Donno e Sabino Mangano, svoltosi sotto l’egida de La Gazzetta del Mezzogiorno.

Un dibattito che ha delineato visioni divergenti, ma con un filo conduttore: la necessità urgente di un cambiamento strutturale e di investimenti mirati.
La sanità, spina dorsale del benessere regionale, emerge come priorità assoluta.
Sabino Mangano ha dipinto un quadro impietoso, definendo la situazione “critica” e invocando una “chirurgia” profonda per riorganizzare le liste d’attesa e ottimizzare le risorse umane.
Antonio Decaro, pur riconoscendo l’urgenza, ha proposto un approccio più graduale, focalizzato sull’istituzione di un centro unico di prenotazione (Cup) e la creazione di una task force tecnica per supportare le ASL nell’implementazione di nuove strutture, come le case di comunità.

Un’attenzione particolare è stata dedicata all’appropriatezza prescrittiva, con linee guida per medici e specialisti, per differenziare con precisione le emergenze dalle patologie croniche.
Luigi Lobuono ha puntato sull’esperienza del personale sanitario, auspicando tavoli permanenti di confronto tra medici, infermieri e tecnici, riconoscendo che la soluzione ai problemi deve venire da chi opera quotidianamente sul campo.

Ada Donno, con una prospettiva di forte impronta pubblica, ha espresso preoccupazione per possibili ridistribuzioni di risorse a favore del settore militare, sollecitando un’inversione di rotta e un rafforzamento della gestione pubblica della sanità.
L’annuncio tardivo di un concorso per infermieri, a soli quindici giorni dalla votazione, è stato unanimemente criticato come sintomo di una gestione poco lungimirante.
Passando alla gestione delle risorse idriche, la gravità della situazione è stata riconosciuta da tutti i candidati.
Decaro ha sottolineato l’importanza di un approccio tecnico, con il coinvolgimento dei consorzi di bonifica per la realizzazione di impianti irrigui efficienti, in grado di limitare il consumo di acqua dalle sorgenti.
L’allarme è stato lanciato anche da Lobuono, che ha descritto la crisi come già in fase di emergenza, auspicando una pianificazione strategica a lungo termine, con collegamenti idrici transregionali (ad esempio, con il Molise) e la realizzazione di impianti di desalinizzazione, seguendo l’esempio di Paesi africani e arabi.

Il tema dei trasporti ha rappresentato un ulteriore punto di convergenza, con la necessità di migliorare i collegamenti interni ed extra-regionali.
Decaro ha privilegiato un’evoluzione graduale, definendo l’alta capacità non come una corsa all’alta velocità, ma come un incremento delle corse esistenti.

Ha inoltre evidenziato la cruciale battaglia per la perequazione dei diritti tra le diverse regioni.

Mangano ha suggerito di destinare i fondi del ponte sullo Stretto a progetti di sviluppo per il Sud.
Donno ha criticato la disparità di velocità dei treni tra il Sud e il Nord Italia.
Infine, Lobuono ha proposto un intervento per calmierare le tariffe dei voli da Foggia e Brindisi verso le principali città del Nord, facilitando gli spostamenti degli imprenditori.
La discussione ha messo in luce come le scelte infrastrutturali debbano essere guidate da una visione equa e sostenibile, capace di rispondere alle reali esigenze del territorio e di promuovere la crescita economica e sociale della regione.

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