L’Adriatico si appresta a tingersi di biancazzurro: quasi ventimila ferventi supporters, un’onda umana inattesa per un match di Serie C, saranno testimoni di Pescara-Audace Cerignola, il ritorno della semifinale play-off. Un’affluenza straordinaria, che testimonia la sete di emozioni e la rinnovata fiducia in una squadra capace di infondere speranza e orgoglio in una città intera.Il margine acquisito nella precedente trasferta pugliese, un netto 4-1 che ha tracciato un solido percorso verso la finalissima, permette al tecnico Silvio Baldini una gestione strategica della formazione. La possibilità di accedere alla finale, dove la vincente tra Ternana e Vicenza attende, impone una lettura tattica attenta, bilanciando la ricerca della vittoria con la preservazione di energie e la prevenzione di penalizzazioni.Baldini, consapevole delle sei squalifiche incombenti, opererà un turnover significativo, coinvolgendo interpreti di sicuro affidamento. Crialese, De Marco e Kraja saranno protagonisti fin dal fischio d’inizio, affiancando Lancini, subentrato a Pellacani nella partita precedente, un cambio dovuto a un improvviso problema fisico. Pellacani, alle prese con una distorsione al ginocchio, rimarrà a disposizione dalla panchina, insieme a Cangiano, alle prese con un affaticamento al flessore. Out Brosco, affetto da un lieve stiramento alla coscia, proverà a recuperare in vista di un eventuale impegno decisivo.Questo ritorno non è solo una partita; è la concretizzazione di un sogno, l’espressione di un legame profondo tra una squadra e la sua comunità. L’atmosfera allo stadio Adriatico si preannuncia elettrica, carica di speranza e di un’attesa palpabile. La sfida non sarà solo sportiva, ma anche di rappresentanza, un momento per dimostrare la forza e la passione che animano il Pescara calcio e i suoi tifosi, pronti a sostenere la squadra verso un traguardo ambito, incarnando un’identità sportiva che va oltre il campo, unendo una città in un unico, vibrante canto biancazzurro.