Ieri pomeriggio, in piena estate inglese, un drammatico blackout ha colpito l’aeroporto di Londra Heathrow, principale hub della British Airways, causando la cancellazione di cinque voli in partenza e altrettanti in arrivo da Roma Fiumicino. La situazione è stata aggravata dal fatto che i passeggeri dei primi due voli erano già imbarcati e in attesa del via libera per decollare, ma sono stati poi fatti rientrare nel terminal di partenza.La compagnia aerea britannica, nota per la sua efficacia nell’organizzare le operazioni di check-in e di imbarco, ha mostrato un lento e confuso atteggiamento di fronte alla crisi. I passeggeri dei primi due voli cancellati sono stati offerti come alternative vocier per i punti di ristoro all’interno dell’aeroporto di Fiumicino.Ma non solo. Un avviso pubblico, diffuso attraverso i terminal del Leonardo da Vinci, Adr informa che la situazione a Londra potrebbe degenerare ulteriormente, con il rischio di ritardi e cancellazioni per tutti i voli in arrivo o partenza dallo scalo britannico. La società di gestione dell’aeroporto ha messo a disposizione della chatbot un avviso pubblico in cui si sconsiglia ai passeggeri di non intraprendere viaggi fino a nuovo ordine. Ma le domande che sono rimaste senza risposta da parte della British Airways, e da parte dell’Autorità Aeronautica Italiana sono molte:* Qual è l’entità del danno causato dall’incendio alle strutture del terminal?* Quanto è stato compromesso il traffico aereo in uscita verso Londra?* Come sta gestendo la crisi la società di gestione dell’aeroporto di Fiumicino e come si prevede una ripresa degli operativi di volo per i prossimi giorni?La crisi del blackout al terminal 3 del London Heathrow è stata anche causa delle molte reazioni sui social network, dai quali sono emersi sia i dubbi che le perplessità dell’aeroporto romano e le lamentele dei passeggeri verso la compagnia aerea britannica.
Blackout all’aeroporto di Londra: crisi per voli con British Airways e Alitalia
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