In un arco temporale di sole 36 ore, la Centrale Operativa 118 Emilia-Est ha orchestrato un complesso balletto di interventi di assistenza partale extra-ospedaliera, un’efficace testimonianza della capacità di risposta e del coordinamento avanzato che contraddistingue il servizio.
Tre eventi, tre vite nuove accolte al di fuori delle mura ospedaliere, tutti gestiti con competenza e professionalità, con esito positivo per madri e neonati.
La prima chiamata, giunta alle prime luci dell’alba da Bologna, nel quartiere Savena, descriveva una situazione di parto imminente e precipitoso.
La centralinista Valeria Fiorà, infermiera di grande esperienza, ha immediatamente attivato il protocollo di assistenza partale a domicilio, guidando telefonicamente la madre attraverso le prime fasi del travaglio.
Contemporaneamente, sono stati inviati sul posto un’ambulanza e un’automedica, equipaggiate con personale infermieristico e medico, pronti a intervenire direttamente.
La madre e la neonata sono state successivamente trasportate all’IRCCS Policlinico Sant’Orsola per ulteriori cure e monitoraggio.
Qualche ora dopo, una nuova chiamata, proveniente dal parcheggio della Casa della Comunità di Castel San Pietro, ha richiesto l’intervento della Centrale.
Ancora una volta, Valeria Fiorà ha preso in carico la situazione, fornendo istruzioni precise e rassicurazioni alla madre.
Il parto è avvenuto sul luogo dell’evento, con l’intervento di un’ambulanza infermieristica supportata da un’automedica, garantendo la presenza di personale medico e infermieristico specializzato.
La madre e la bambina sono state poi trasferite all’ospedale di Imola per le necessarie osservazioni post-parto.
L’episodio più complesso si è verificato nel pomeriggio, con una chiamata da un domicilio di Crevalcore.
Juliette Masina, un’altra infermiera della Centrale Operativa 118, ha saputo cogliere l’urgenza della situazione grazie all’utilizzo di una video-chiamata, che ha permesso una valutazione immediata delle condizioni della madre.
Questa tecnologia innovativa ha permesso di comprendere rapidamente la complessità del parto e ha consentito l’attivazione di un supporto avanzato: l’elisoccorso, con un’équipe specializzata composta da medico e due infermieri.
Il trasporto in elisoccorso ha garantito un trasferimento rapido e sicuro verso l’ospedale Maggiore di Bologna, ottimizzando le cure per la madre e il neonato.
“Questi tre eventi, ognuno con le proprie peculiarità, rappresentano un ulteriore, tangibile esempio dell’eccellenza che contraddistingue il nostro team” ha dichiarato Andrea Franceschini, coordinatore infermieristico della Centrale Operativa 118 Emilia-Est.
“L’efficacia della nostra risposta dipende dalla capacità di coordinamento, sia attraverso le comunicazioni telefoniche che, come abbiamo visto, grazie alle video-chiamate.
Il ruolo dei nostri operatori, con la loro competenza specialistica, si rivela fondamentale in ogni emergenza, garantendo la sicurezza e il benessere dei cittadini.
” La vicenda sottolinea inoltre l’importanza di un sistema di emergenza territoriale ben strutturato e di personale altamente qualificato, in grado di adattarsi a situazioni impreviste e garantire un’assistenza tempestiva e appropriata.