La scomparsa di Antonio “Tonino” Malossi, figura emblematica della Resistenza bolognese, ci priva di un testimone privilegiato di un’epoca cruciale per la nostra nazione.
A 103 anni, Fracassa, come era noto in codice durante i suoi interventi nella lotta partigiana, ha spento il suo sguardo rivolto a un futuro che ha contribuito a costruire con coraggio e abnegazione.
Nato nel 1922, in un periodo storico segnato da tensioni e presagi di conflitto, Malossi fu chiamato a scegliere da giovane, in un momento storico drammatico, quando il crollo del regime fascista del settembre 1943 sconvolse la nazione e aprì una fase di profonda incertezza e di scelte radicali.
Militare in servizio all’epoca, egli intraprese, a partire dalla primavera del 1944, un percorso di azione clandestina nell’ambito del Battaglione Cirillo, parte integrante della 4a Brigata Venturoli Garibaldi.
Le sue operazioni si svolsero principalmente nelle aree di Bentivoglio e Castel Maggiore, territori cruciali per il sostegno alla Resistenza e per la fornitura di risorse logistiche.
La sua figura incarna l’ideale del combattente partigiano: non solo un uomo d’azione, pronto a rischiare la propria vita per la libertà, ma anche un artigiano, un lavoratore che dopo la Liberazione scelse di dedicarsi al mestiere di falegname, contribuendo con la sua opera alla ricostruzione materiale e morale del Paese.
La sua passione per la danza, testimoniata da una vitalità che lo ha accompagnato fino ai suoi ultimissimi anni, sottolinea una personalità poliedrica, capace di coniugare la forza d’animo del combattente con la grazia e l’armonia dell’arte.
Il recente compleanno, celebrato con gioia al Centro sociale Pertini, è un ulteriore segno di resilienza e di attaccamento alla vita.
La scomparsa di Tonino Malossi rappresenta una perdita significativa per Castel Maggiore, per la provincia di Bologna e per l’intera comunità nazionale.
La sua memoria sarà custodita con cura come simbolo della lotta per la libertà, della difesa della democrazia e della costruzione di un’Europa unita e pacifica.
Il lutto cittadino sancito dall’abbassamento delle bandiere municipali esprime il profondo cordoglio dell’Amministrazione, che si stringe ai familiari, Dante e Maria Catia, e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato.
Il suo esempio, la sua testimonianza, ci invitano a rinnovare il nostro impegno per i valori di giustizia, solidarietà e libertà che hanno animato la sua intera esistenza.






