BOLOGNA, 30 Ottobre – Un manto di preoccupazione avvolge la provincia di Bologna mentre un’intensa perturbazione atmosferica mette a dura prova la fragilità del territorio appenninico e della pianura circostante.
 L’allerta meteo, di livello arancione fino alla mezzanotte, non è solo un avviso, ma un campanello d’allarme che richiede massima vigilanza e prontezza da parte di cittadini e istituzioni.
L’episodio più significativo finora registrato si è verificato a Granaglione, frazione del comune di Alto Reno Terme.
 Una frana, innescata da precipitazioni intense e prolungate, ha coinvolto via Pracchia, una cruciale arteria viaria provinciale.
 L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, con la squadra del distaccamento di Gaggio Montano, ha permesso di mettere in sicurezza l’area e di evitare potenziali danni a persone e abitazioni.
 Questo evento, purtroppo, è emblematico delle vulnerabilità strutturali che caratterizzano le zone collinari e montane, spesso erose da fenomeni erosivi pregressi e aggravate da pratiche di urbanizzazione poco sostenibili.
L’attenzione delle autorità è focalizzata sui corsi d’acqua, che rappresentano una minaccia concreta per l’intera provincia.
 Dal maestoso Reno, che segna il confine nord, ai numerosi torrenti che solcano l’Appennino e la pianura, ogni corso d’acqua è sotto stretta sorveglianza.
 L’elevato indice di saturazione dei suoli, già compromesso da piogge recenti, rende i corsi d’acqua particolarmente reattivi, esponendoli al rischio di esondazioni improvvise e inaspettate.
La situazione attuale non è isolata.
Il cambiamento climatico, con l’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi, sta mettendo a dura prova la resilienza del territorio.
 La combinazione di piogge intense, temperature elevate e la progressiva alterazione dei modelli climatici sta accelerando i processi di erosione del suolo, aumentando il rischio di frane e alluvioni.
La gestione del rischio idrogeologico richiede un approccio integrato e multidisciplinare.
 Non è sufficiente limitarsi a interventi di emergenza, come l’intervento dei vigili del fuoco.
 È fondamentale investire in opere di prevenzione, come la manutenzione dei corsi d’acqua, la stabilizzazione dei versanti, il ripristino della vegetazione ripariale e la riqualificazione del paesaggio.
 Parallelamente, è cruciale promuovere una cultura della prevenzione, informando e sensibilizzando i cittadini sui rischi che corrono e sulle misure che possono adottare per proteggere se stessi e le proprie proprietà.
La collaborazione tra enti locali, istituzioni scientifiche e comunità locali è essenziale per affrontare questa sfida complessa e costruire un futuro più sicuro e sostenibile per la provincia di Bologna.



 
                                    


