giovedì 11 Settembre 2025
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Bologna

Baby gang: arrestato l’ottavo giovane, indagine sconvolge la Bassa Romagna.

L’arresto, avvenuto a Riccione, ha portato a conclusione parziale una complessa indagine che ha scosso la comunità della Bassa Romagna.
Si tratta dell’ottavo giovane, tutti di età compresa tra i 16 e i 17 anni e di nazionalità tunisina, appartenenti a un gruppo di minori non accompagnati, formalmente indicato come “baby gang”, che ha operato per mesi in un clima di crescente allarme sociale, concentrando principalmente la propria attività nell’area della stazione ferroviaria di Ravenna ma estendendo la propria influenza anche in altre località del Riminese.
Le accuse che gravano sui nove minori, attualmente in custodia cautelare in strutture penitenziarie minorili, sono gravissime e abbracciano un ventaglio ampio di reati: furti con scasso, rapine aggravate, aggressioni con armi improprie, spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, ricettazione di beni illeciti, lesioni personali, intimidazioni, e, in un episodio particolarmente drammatico, un tentato omicidio.
Il quadro ricostruito dagli inquirenti, e documentato in 34 episodi distinti, rivela un’escalation di violenza e una sistematica messa in pericolo dell’incolumità pubblica.

L’attività di indagine, condotta dalla Polizia di Stato – Squadra Mobile di Ravenna, con il coordinamento della Procura della Repubblica per i Minorenni di Bologna, ha permesso di ricostruire una struttura criminale più complessa di quanto inizialmente ipotizzato.

L’associazione a delinquere, elemento distintivo che differenzia questi giovani da singoli episodi di microcriminalità, denota una volontà di aggregazione e una pianificazione delle azioni illegali.
Questa strutturazione organizzativa, supportata da un forte legame affettivo e culturale derivante dalla comune origine e, presumibilmente, dalle fragilità socio-economiche che li hanno visti coinvolti, ha reso più arduo il lavoro investigativo.

Le indagini, corroborate da testimonianze, riscontri materiali e intercettazioni telefoniche, hanno delineato un gruppo caratterizzato da una spiccata propensione alla criminalità e da una pericolosa disinvoltura nell’utilizzo della violenza.

Il Gip di Bologna ha convalidato le ordinanze di custodia cautelare, riconoscendo la gravità dei fatti e la necessità di garantire la sicurezza della collettività.
Resta ancora da individuare un undicesimo minore, il cui ruolo all’interno del gruppo è al momento oggetto di ulteriori accertamenti.
La vicenda solleva interrogativi profondi sulle condizioni di integrazione dei minori stranieri non accompagnati e sulla necessità di rafforzare i sistemi di supporto e di controllo sociale per prevenire fenomeni di devianza giovanile.

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