L’aula del giudice per le indagini preliminari Claudio Paris del Tribunale di Bologna ha fatto da cornice a un’udienza cruciale nel caso che scuote la città: il duplice omicidio di Luca Gombi e Luca Monaldi, ritrovati senza vita il 2 giugno nel loro appartamento in piazza dell’Unità.
L’uomo accusato, Gennaro Maffia, 48 anni, è attualmente detenuto in custodia cautelare a seguito della sua fermata a Barcellona, dove stava tentando di lasciare il territorio europeo in seguito al rilascio di un mandato di arresto.
La seduta ha formalizzato l’incarico al dottor Alessio Guglielmi, rinomato esperto del Gabinetto di Polizia Scientifica della Lombardia, designato per condurre analisi biologiche sui reperti sequestrati nell’abitazione teatro della tragedia.
La scelta di Guglielmi, figura di comprovata competenza nel campo della medicina legale e dell’analisi del DNA, sottolinea l’importanza cruciale degli accertamenti per delineare con precisione la dinamica dei fatti e corroborare o smentire le accuse nei confronti di Maffia.
Parallelamente alla designazione del perito nominato dal giudice, sia il pubblico ministero Tommaso Pierini che l’avvocato difensore di Maffia, Giampaolo Cristofori, hanno provveduto a cooptare i propri consulenti tecnici, segnando l’inizio di una fase di verifica indipendente e contrapposta.
Questo approccio, intrinseco al sistema giudiziario italiano, assicura un’analisi approfondita e imparziale delle prove.
L’imminente “incidente probatorio”, fissato per il 29 settembre, rappresenta una tappa significativa.
Nel corso di questa complessa attività, il dottor Guglielmi procederà al prelievo e all’analisi di tracce biologiche – fluidi corporei, tessuti, residui – rinvenuti sui corpi delle vittime, sugli indumenti indossati al momento del decesso e sugli oggetti presenti nella scena del crimine, inclusi i coltelli sequestrati.
L’obiettivo primario sarà confrontare i profili genetici estratti da queste tracce con il DNA di Gombi e Monaldi, nonché con quello di Gennaro Maffia, per stabilire eventuali corrispondenze.
Il termine di 60 giorni concesso al perito evidenzia l’ampiezza e la complessità dell’indagine.
La data del 16 gennaio è stata fissata per l’udienza dedicata all’esame del perito, durante la quale Guglielmi esporrà le proprie conclusioni e sarà sottoposto ad interrogatorio da entrambe le parti in causa.
Fino ad oggi, Gennaro Maffia ha mantenuto la sua posizione di non coinvolgimento, respingendo con forza ogni accusa formulata nei suoi confronti.
Il lavoro del dottor Guglielmi e delle successive analisi rappresentano quindi un elemento decisivo per fare luce sulla verità e determinare la responsabilità di Maffia in questo tragico evento.
La comunità attende con apprensione le risultanze della perizia, fiduciosa in un’inchiesta rigorosa e imparziale.