Un intervento chirurgico di notevole complessità è stato recentemente portato a termine presso l’Ospedale Civile di Baggiovara (Modena), rappresentando un esempio emblematico di come l’innovazione endoscopica possa modificare radicalmente il percorso di cura per pazienti affetti da patologie neoplastiche del tratto gastrointestinale.
Il team di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, guidato dalla Dott.
ssa Rita Conigliaro, ha eseguito una dissezione sottomucosa endoscopica (ESD) altamente specializzata per rimuovere una lesione neoplastica di venti centimetri, un’entità di dimensioni significative in questo contesto clinico.
L’intervento ha permesso di evitare al paziente, un uomo di 69 anni, l’esecuzione di una stomia intestinale definitiva, una complicanza significativa che avrebbe compromesso sensibilmente la sua qualità di vita.
La procedura, eseguita dal Dott.
Giuseppe Grande, responsabile aziendale per le resezioni endoscopiche complesse del tratto gastrointestinale, si è avvalsa di una tecnica mininvasiva, core per la preservazione dell’integrità dell’organo e per garantire la completa eradicazione del tessuto patologico, un principio cardine nell’approccio oncologico moderno.
La dissezione sottomucosa, resa possibile dall’utilizzo di un elettrobisturi di diametro ridotto, consente di separare la neoplasia dalla parete intestinale in maniera precisa e controllata, preservando la funzione fisiologica del retto e del sigma distale.
Questa tecnica avanzata minimizza il danno tissutale e riduce al minimo il rischio di complicanze post-operatorie.
L’intervento è stato condotto in un contesto multidisciplinare, con un ruolo cruciale dell’anestesia, gestita dall’équipe diretta dalla Dott.
ssa Lesley De Pietri, e dell’assistenza infermieristica specializzata, coordinata dall’infermiere Valerio Ottaviani.
La collaborazione tra diverse figure professionali è un elemento imprescindibile per la riuscita di interventi di tale complessità.
La capacità di trattare lesioni di queste dimensioni con ESD è un privilegio riservato a pochi centri specialistici in Italia.
Questa procedura rappresenta un progresso significativo rispetto alle tecniche tradizionali, che spesso richiedono interventi chirurgici più invasivi.
La resezione “en bloc”, ovvero la rimozione della lesione in un unico pezzo, è fondamentale per garantire l’accuratezza della successiva valutazione istopatologica, che permette di definire la natura della lesione e di personalizzare il trattamento.
I dati recenti dell’ospedale evidenziano un volume di interventi ESD particolarmente elevato, con oltre cento procedure eseguite nel solo anno 2024, testimoniando l’impegno e la competenza del centro nella gestione delle patologie neoplastiche del tratto gastrointestinale.
Questa esperienza consolidata permette di affinare costantemente le tecniche chirurgiche e di migliorare i risultati clinici per i pazienti.