Un’Infrastruttura di Solidarietà: Investimenti Regionali per il Welfare Comunitario in Emilia-RomagnaL’Emilia-Romagna consolida il suo impegno verso un modello di welfare diffuso e partecipativo, destinando oltre 5 milioni di euro in tre anni a progetti di interesse collettivo.
Questa significativa iniezione di risorse, frutto di un accordo strategico tra la Regione e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – il quinto di questa natura – rappresenta un pilastro fondamentale per la crescita e il rafforzamento del Terzo Settore locale.
La delibera di giunta che recepisce l’accordo sancisce un approccio lungimirante, volto a rispondere alle complesse sfide sociali del territorio.
Dal 2018, con la firma del primo accordo, il sistema regionale ha visto la realizzazione di 564 iniziative, ampiamente distribuite sul territorio, supportate da un investimento complessivo di quasi 10 milioni di euro.
Un ecosistema virtuoso che coinvolge quasi duemila enti del Terzo Settore, testimoniando la vitalità e la rilevanza del settore nel tessuto sociale emiliano-romagnolo.
Le nuove risorse stanziate rappresentano un’opportunità concreta per associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato registrate nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore e fondazioni iscritte nell’Anagrafe delle Onlus, invitandole a presentare progetti innovativi che si allineino con i principi e gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
L’assessora regionale al Welfare e Terzo Settore, Isabella Conti, sottolinea con chiarezza: “Il Terzo Settore in Emilia-Romagna è un’infrastruttura sociale capillare e profondamente radicata nella comunità.
” Questo riconoscimento evidenzia il ruolo imprescindibile del settore nel fornire servizi essenziali e promuovere l’inclusione sociale, andando oltre le tradizionali forme di assistenza.
I fondi disponibili permetteranno di implementare interventi mirati, focalizzati sul coinvolgimento attivo delle comunità e sulla rinnovazione dei modelli di welfare, con un’attenzione particolare alle fasce più vulnerabili: anziani, giovani e persone in condizioni di fragilità.
L’impegno finanziario è strutturato in un piano pluriennale, con stanziamenti di 1,5 milioni nel 2025, 1,8 milioni nel 2026 e 2 milioni nel 2027.
Questa programmazione finanziaria strategica mira a garantire la continuità e la sostenibilità degli interventi.
Gli obiettivi delineati sono ambiziosi e articolati, abbracciando una vasta gamma di problematiche sociali e ambientali: dal contrasto alla solitudine involontaria che affligge molti anziani, al sostegno dell’inclusione sociale delle persone con disabilità, dall’implementazione di programmi di supporto scolastico, alla promozione di azioni concrete per contrastare il cambiamento climatico.
Particolare attenzione sarà dedicata al rafforzamento dei legami sociali nelle aree geografiche caratterizzate da maggiori disagi socio-economici e allo sviluppo di iniziative volte a promuovere la cittadinanza attiva, stimolando la partecipazione civica e la responsabilizzazione individuale.
Si mira a costruire una società più coesa, resiliente e orientata al benessere collettivo, dove ogni cittadino possa sentirsi parte integrante di una comunità solidale e inclusiva.