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giovedì 23 Ottobre 2025

Emilia-Romagna, estate 2025: 98 giorni di allerta antincendio

Nel corso della stagione antincendio boschivo 2025, l’Emilia-Romagna ha affrontato una situazione di allerta persistente, con 98 giorni caratterizzati da condizioni di rischio (allerta gialla) dal 23 giugno al 28 settembre.
Questo periodo ha visto il manifestarsi di 431 eventi incendiari, un numero che, pur non raggiungendo picchi storici, solleva interrogativi sulla crescente fragilità del territorio e sulla necessità di un approccio sempre più proattivo nella gestione del rischio.

La dinamica degli incendi ha rivelato una distribuzione geografica disomogenea, con la provincia di Bologna a fronteggiare l’onere maggiore: 99 eventi, di cui 14 che hanno interessato direttamente le aree boschive.

A seguire, Forlì-Cesena con 70 incendi (8 di bosco) e Piacenza con 70 incendi (3 di bosco).
La tipologia della vegetazione colpita ha evidenziato una particolare vulnerabilità degli ambienti marginali e delle aree di risulta, con sterpaglie, arbusti e residui agricoli a costituire la maggior parte del combustibile.

Questa tendenza sottolinea come la gestione dei paesaggi agricoli e la presenza di vegetazione infestante abbiano un ruolo cruciale nel determinare l’incidenza e l’estensione degli eventi.

L’incendio più esteso, verificatosi a Calderino di Monte San Pietro (Bologna), ha consumato oltre 15 ettari di bosco, dimostrando la potenziale capacità distruttiva degli eventi, anche in aree apparentemente meno a rischio.
La risposta operativa ha visto il coinvolgimento massiccio di risorse umane e mezzi aerei.

Per gestire l’emergenza a Monte San Pietro, sono state mobilitate 13 squadre di Vigili del Fuoco (52 uomini), supportate da pattuglie dei Carabinieri Forestali, otto squadre di volontari (25 operatori) e due elicotteri dei Vigili del Fuoco, integrati da due Canadair aerei antincendio.

L’impegno costante della sala operativa unificata permanente dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, operativa per 63 giorni (dal 30 giugno al 31 agosto), ha garantito il coordinamento delle operazioni e la gestione delle risorse.

Un elemento fondamentale nella capacità di risposta è rappresentato dalla presenza di un corpo di volontari di Protezione civile, con 874 addestrati distribuiti in oltre 40 squadre, intervenuti su 38 eventi durante la campagna.

Il loro contributo, spesso cruciale, testimonia l’importanza del coinvolgimento della comunità locale nella prevenzione e nella gestione delle emergenze.

Al di là dei numeri, la campagna antincendio 2025 solleva interrogativi sulla necessità di rafforzare ulteriormente le misure di prevenzione, che includono una gestione più attenta della vegetazione, la sensibilizzazione del pubblico e il potenziamento delle capacità di risposta.

La vulnerabilità del territorio, esacerbata dai cambiamenti climatici, richiede un impegno continuo e sinergico tra istituzioni, comunità locali e volontariato, per proteggere il patrimonio naturale e garantire la sicurezza delle persone.

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