mercoledì 30 Luglio 2025
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Emilia-Romagna: scuole trasformate in poli sociali e crescita personale.

L’Emilia-Romagna si appresta a inaugurare un’ambiziosa iniziativa volta a ridefinire il ruolo e la funzione delle scuole secondarie di primo grado, trasformandole in veri e propri poli di aggregazione sociale e percorsi di crescita personale.

Un investimento di 4,5 milioni di euro, finanziato con risorse europee FSE+ 2021-2027, segna l’avvio di una sperimentazione volta a superare la tradizionale concezione dell’istituzione scolastica come mero luogo di istruzione formale.

L’approccio innovativo promosso dalla Regione Emilia-Romagna si fonda sulla convinzione che l’apprendimento non debba confinandosi all’interno delle lezioni frontali, ma estendendosi in orizzontale e in verticale, abbracciando interessi, passioni e bisogni degli studenti.

Il progetto si sviluppa su due direttrici strategiche, convergenti verso l’obiettivo di creare un ecosistema educativo più inclusivo e proattivo.
La prima linea d’intervento, con un finanziamento di 2 milioni di euro, prevede l’implementazione di attività extracurriculari diversificate all’interno degli istituti secondari di primo grado.

Queste attività spaziano dall’offerta di laboratori creativi e sportivi a iniziative culturali e di sensibilizzazione su temi cruciali per la crescita dei giovani, come la cittadinanza attiva, la sostenibilità ambientale e la prevenzione del disagio giovanile.
L’obiettivo è quello di creare spazi di socializzazione e sperimentazione, dove gli studenti possano sviluppare le proprie potenzialità in un contesto stimolante e accogliente.

La seconda direttrice, sostenuta da 2,5 milioni di euro, si concentra sul potenziamento di una rete territoriale integrata di servizi di orientamento scolastico e formativo.
Questa rete, pensata per rispondere alle esigenze di studenti dagli 11 ai 19 anni, mira a fornire un supporto personalizzato nella scelta del percorso di studi e professionale, tenendo conto degli interessi, delle attitudini e delle aspirazioni di ciascun ragazzo.

L’orientamento non si configura quindi come una semplice indicazione, ma come un processo di accompagnamento che coinvolge studenti, famiglie, docenti e operatori del territorio, al fine di favorire scelte consapevoli e responsabili.
“L’istruzione non si esaurisce tra i banchi: deve diventare una vera infrastruttura sociale”, sottolinea l’assessora regionale alla Scuola, Isabella Conti, evidenziando il cambiamento di paradigma che guida l’iniziativa.
Questo approccio riconosce la scuola come fulcro della comunità locale, capace di offrire opportunità di crescita non solo agli studenti, ma anche alle famiglie e all’intera collettività.

La sfida è quella di coinvolgere attivamente tutti gli attori del territorio – scuole, enti di formazione, amministrazioni locali e terzo settore – in un percorso di innovazione pedagogica e sociale.

La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata per l’8 ottobre, invitando a presentare proposte che sappiano coniugare creatività, efficacia e sostenibilità, per costruire un futuro migliore per i giovani emiliano-romagnoli.

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