cityfood
cityeventi
venerdì 31 Ottobre 2025

Menta d’Oro: Truffa agli Esami, Svolta nell’Istruzione Privata

L’operazione “Menta d’Oro”, condotta dalla Guardia di Finanza di Bologna, ha gettato una luce cruda su un sistema di “assistenza” all’istruzione che si è rivelato essere una vera e propria fabbrica di titoli di studio irregolari.
Al centro dell’inchiesta, ‘Forma Mentis’, un’organizzazione con sede a Bologna e un’unità operativa a Firenze, si presentava come un centro specializzato nel recupero degli anni scolastici e nella preparazione alla maturità.
Tuttavia, le indagini hanno disvelato un’attività illecita che coinvolge presunti dieci membri e un’estesa rete di collusione con istituti paritari, estesa geograficamente tra le Marche e la Campania.

La presunta attività criminale ruotava attorno alla garanzia, dietro compenso economico di seimila euro per studente, del superamento dell’esame di maturità.

Questa promessa, apparentemente allettante per studenti in difficoltà o con ritardi scolastici, nascondeva una rete di irregolarità che minava i principi fondamentali dell’equità e della meritocrazia nel sistema educativo.
Il Gip (Giudice per le Indagini Preliminari) ha disposto il sequestro di ‘Forma Mentis’, della sua filiale fiorentina, di un istituto paritario con sede in Campania, e di una società di Bologna, per un valore complessivo di novantamila euro.

Il provvedimento d’urgenza mira a interrompere il flusso finanziario che alimentava l’organizzazione e a preservare i beni illecitamente accumulati.

L’indagine solleva interrogativi profondi sulla vulnerabilità del sistema degli istituti paritari, spesso caratterizzati da una maggiore flessibilità normativa e da un minore controllo, aprendo un dibattito urgente sulla necessità di rafforzare i meccanismi di vigilanza e trasparenza.
La vicenda evidenzia, inoltre, come la pressione sociale e le aspettative legate al successo scolastico possano spingere individui a cercare scorciatoie, con gravi ripercussioni sull’integrità del sistema educativo e sulla percezione della giustizia.

Oltre all’aspetto economico, l’operazione “Menta d’Oro” mette in luce una questione etica di primaria importanza: l’erosione dei valori legati allo studio, all’impegno e al merito, a favore di un modello distorto in cui il titolo di studio diventa un bene da “acquistare”, compromettendo le opportunità di coloro che si sono impegnati con onestà.
La vicenda si configura, quindi, non solo come un caso di frode scolastica, ma come un campanello d’allarme per l’intero sistema educativo italiano.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap