Il Comune di Modena, in un gesto di profonda solidarietà e riconoscimento, si appresta a conferire la cittadinanza onoraria a Wael Al-Dahdouh, stimato capo redattore di Al Jazeera e voce diretta dalla Striscia di Gaza.
L’annuncio, formalizzato durante l’apertura del Dig Festival, evento di primaria importanza nel panorama europeo del giornalismo investigativo, sottolinea un impegno civico che trascende i confini geografici.
L’iniziativa, promossa dal sindaco Massimo Mezzetti – che ha precedentemente incontrato Al-Dahdouh – giunge in un momento di cruciale rilevanza.
Il giornalista palestinese, sopravvissuto a ferite riportate mentre documentava gli eventi in corso, è diventato un testimone prezioso, portando alla luce le devastanti realtà che affliggono la popolazione di Gaza.
La sua esperienza personale, segnata dalla tragica perdita di dodici familiari, tra cui moglie e figli, incarna il prezzo altissimo pagato per il diritto di informare e di rendere pubblici gli orrori di un conflitto.
La proposta di cittadinanza onoraria non si configura come un mero atto di cortesia, ma come una ferma affermazione a tutela della libertà di stampa, un valore fondativo delle società democratiche.
In un contesto in cui la Striscia di Gaza è teatro di una crisi umanitaria e informativa senza precedenti, con un numero allarmante di giornalisti palestinesi – almeno 248 – caduti in servizio e l’impossibilità per i colleghi internazionali di accedere all’area, l’azione di Modena assume un significato simbolico di grande impatto.
Rappresenta un atto di resistenza contro la censura, la disinformazione e le restrizioni imposte all’esercizio del giornalismo in zone di conflitto.
Questa decisione si inserisce in un percorso storico di difesa del diritto all’informazione che vede il Comune di Modena all’avanguardia.
La targa scoperta il 7 febbraio 2015, commemorativa degli attentati a Charlie Hebdo, testimonia l’impegno costante dell’amministrazione a difendere la libertà di espressione, anche quando questa si scontra con la violenza e l’intimidazione.
La conferimento della cittadinanza onoraria a Wael Al-Dahdouh si configura come un naturale proseguimento di tale impegno, un atto concreto a sostegno di un giornalista che, con coraggio e professionalità, ha scelto di raccontare la verità, nonostante il pericolo e il dolore.
È un segnale di speranza e un monito a non dimenticare le voci che, in zone di conflitto, rischiano la vita per garantire il diritto fondamentale di sapere.