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domenica 9 Novembre 2025

Predappio: Marcia commemorativa e saluti romani, indagini in corso.

Predappio, 27 Ottobre – Un corteo commemorativo, culminato al cimitero di San Cassiano, ha acceso nuovamente i riflettori sulla figura controversa di Benito Mussolini e sul suo lascito storico.
La marcia, partita dal centro di Predappio, ha visto la partecipazione di un gruppo di persone – stimato dalla Questura attorno alle trenta unità – che, al termine del percorso, ha espresso in pubblico manifestazioni riconducibili ai saluti romani, gesto simbolico legato al regime fascista.
L’evento, che si colloca nell’ambito delle commemorazioni del novantesimo anniversario della Marcia su Roma, ha immediatamente suscitato preoccupazioni e interrogativi riguardo alla riemersione di simboli e pratiche associati a un periodo storico particolarmente delicato per l’Italia.

La scelta di concludere la commemorazione proprio di fronte alla cripta che custodisce le spoglie di Mussolini ha ulteriormente amplificato la portata emotiva e politica del gesto.
Le autorità, rappresentate dalla Digos, hanno prontamente provveduto all’identificazione dei partecipanti che hanno manifestato i saluti romani.
Le loro posizioni, secondo quanto riferito da Resto del Carlino e Corriere di Romagna, saranno ora oggetto di un’attenta valutazione da parte della Procura della Repubblica, che dovrà accertare se le azioni compiute costituiscano reato, alla luce delle norme che tutelano la memoria della Resistenza e condannano la diffusione di ideologie negate dal Costituzione.
L’episodio solleva una serie di questioni complesse.

Innanzitutto, il diritto di commemorazione e di espressione del dissenso, elementi fondamentali in una democrazia, si scontra con la necessità di salvaguardare la memoria delle vittime del fascismo e di prevenire la riabilitazione di un regime totalitario.

La Marcia su Roma, per stessa definizione, fu un atto di insubordinazione che portò alla presa del potere da parte di un movimento autoritario, con conseguenze drammatiche per il paese.

Inoltre, l’evento di Predappio si inserisce in un contesto più ampio di revisionismo storico e di tentativi di recupero dell’immagine di figure controverse del passato.

La commemorazione di eventi legati al fascismo, se non accompagnata da un’adeguata riflessione critica e da un’esplicita condanna delle violenze e delle ingiustizie perpetrate, rischia di banalizzare il dolore delle vittime e di alimentare sentimenti di nostalgia per un passato che dovrebbe essere considerato con spirito di denuncia e di consapevolezza.
La reazione delle istituzioni e della società civile sarà cruciale per contrastare qualsiasi tentativo di riabilitazione del fascismo e per promuovere una cultura della memoria basata sui valori della Costituzione italiana, che affonda le sue radici nella Resistenza e nella lotta per la libertà e la democrazia.
L’episodio di Predappio rappresenta un campanello d’allarme che richiede un impegno costante nella difesa dei principi costituzionali e nella salvaguardia della memoria storica, affinché simili eventi non si ripetano mai più.

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