giovedì 31 Luglio 2025
28 C
Bologna

Rimini: Controlli shock, sospese 6 attività per sfruttamento lavoro.

Un’ondata di controlli a tappeto, condotta congiuntamente dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rimini e dal Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Venezia, ha portato alla sospensione temporanea di sei attività commerciali nella provincia di Rimini: tre alberghi, un residence, una discoteca e due esercizi pubblici.

L’esito di questa intensa attività di vigilanza rivela un quadro preoccupante, segnato da diffuse violazioni del diritto del lavoro e dalla compromissione della sicurezza dei lavoratori.
Le sanzioni, che hanno superato il valore complessivo di 250.000 euro, non si limitano alla mera irregolarità contrattuale.

I controlli hanno evidenziato un sistema diffuso di elusione normativa che include l’impiego di personale non dichiarato, il pagamento in nero, la falsificazione dei registri delle presenze e delle buste paga, e la sistematica violazione delle norme relative agli orari di lavoro e ai riposi settimanali.
A Riccione, una discoteca, una struttura alberghiera e un bar sono stati temporaneamente sospesi per l’impiego di sette lavoratori in nero e per pratiche di pagamento irregolari.
A Viserba, una struttura alberghiera e un esercizio pubblico sono stati chiusi in seguito alla scoperta di due lavoratori impiegati senza contratto e a manipolazioni dei dati relativi agli orari lavorativi.
A Misano Adriatico, la sospensione di una struttura ricettiva è stata disposta in seguito a gravi carenze nella gestione della salute e sicurezza sul lavoro, con specifiche criticità riguardanti la mancanza di piani di emergenza ed evacuazione, mettendo a rischio l’incolumità degli ospiti e del personale.
Le indagini hanno inoltre rilevato un diffuso ritardo nell’adozione di misure preventive essenziali, quali la valutazione dei rischi, la formazione e l’addestramento del personale, e l’adeguamento degli impianti elettrici.
L’omessa osservanza di tali obblighi non solo costituisce una violazione di legge, ma espone i lavoratori a rischi concreti per la salute e l’incolumità fisica, con potenziali conseguenze gravissime.

Questi eventi sollevano interrogativi profondi sulla cultura del lavoro che permea alcuni settori economici locali e sottolineano la necessità di un impegno costante da parte delle autorità competenti, delle associazioni di categoria e di tutti gli attori coinvolti, al fine di promuovere un ambiente lavorativo sicuro, legale ed equo, che tuteli i diritti dei lavoratori e contrasti ogni forma di sfruttamento e illegalità.
L’azione di contrasto deve essere rafforzata, con particolare attenzione alla prevenzione e alla sensibilizzazione, per garantire che il lavoro sia un fattore di crescita sociale ed economica sostenibile e rispettosa dei diritti fondamentali di ogni persona.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -