Riviera Romagnola: Turismo a Due Velocità, Interni in Calo, Esteri in Crescita

La stagione turistica 2025 sulla Riviera romagnola si presenta con un quadro complesso, caratterizzato da dinamiche contrastanti e una marcata polarizzazione tra domanda interna ed estera.
I primi otto mesi dell’anno rivelano un incremento degli arrivi complessivo dell’1,6%, mascherando una sostanziale tenuta delle presenze, segnata da un leggero decremento dello 0,6%.
Questa apparente stabilità è trainata principalmente dal turismo internazionale, che ha registrato una crescita vigorosa del 9,8%, a fronte di un calo del 3,7% nella componente italiana.

L’analisi approfondita dell’Osservatorio Regionale sul Turismo evidenzia una flessione dell’1,8% nelle presenze durante il trimestre estivo (luglio-agosto), mitigata dalla performance positiva di giugno.
Questo calo, in particolare, è attribuibile alla contrazione della domanda interna, penalizzata da una riduzione del potere d’acquisto delle famiglie e da condizioni meteorologiche incerte.
In controtendenza, la domanda proveniente dall’estero ha mostrato una crescita significativa, superiore al 15% nei mesi più caldi.
Tra i mercati esteri, la Germania si conferma il principale contributore alla spesa turistica nella provincia di Rimini, con oltre il 25% della spesa totale proveniente da visitatori stranieri.
Un dato significativo è anche la crescita sostenuta della spesa proveniente dalla Francia, che ha registrato un aumento superiore al 9%.
Questo scenario riflette una capacità di adattamento della Riviera romagnola, che si dimostra capace di attrarre visitatori provenienti da aree geografiche diverse, diversificando così le fonti di reddito e mitigando la dipendenza dal solo mercato interno.

Le performance non uniformi si estendono anche al territorio regionale.
I Comuni dell’Appennino e le città d’arte hanno registrato ottime performance, con aumenti rispettivamente del 13% e del 7,1% in termini di arrivi, e del 6,3% in termini di pernottamenti.
Al contrario, le località termali si attestano in flessione, suggerendo una trasformazione nelle preferenze dei turisti e la necessità di riposizionamento dell’offerta.
Il peso del turismo balneare sulla Riviera, tuttavia, rimane preponderante, contribuendo per oltre la metà degli arrivi (50,1%) e per oltre due terzi delle presenze complessive a livello regionale.

L’Assessora Regionale al Turismo, Roberta Frisoni, sottolinea come questi risultati siano il frutto di un impegno pluriennale volto a migliorare la qualità dell’offerta turistica, diversificarla e destagionalizzarla.
Riconosce, allo stesso tempo, le difficoltà del mercato italiano, oggi pesantemente influenzato dall’inflazione e dall’evoluzione dei modelli di consumo.

La resilienza del settore, tuttavia, si manifesta nella capacità di intercettare nuovi flussi turistici internazionali, offrendo esperienze diversificate e rispondendo a un’offerta di viaggio in continua evoluzione.
La sfida futura sarà quella di bilanciare l’attrattività del mercato estero con la ripresa e la riconquista del turismo domestico, attraverso strategie mirate e innovative.

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